Ora sappiamo quando la Terra si è inclinata sul suo asse
Sappiamo che il True Polar Wander (TPW), una rotazione che causa il vagare delle posizioni geografiche dei poli Nord e Sud, può occasionalmente inclinare interi pianeti e lune rispetto al proprio asse. Non è però del tutto chiaro quanto spesso questo sia accaduto nel passato della Terra e quale sia l’evento più recente della sua storia. Un nuovo studio, pubblicato su Nature Communications da un team di ricerca del California Institute of Technology di Pasadena, ha fornito le prove di uno spostamento che si è verificato circa 84 milioni di anni fa, quando sulla Terra camminavano ancora i dinosauri.
I ricercatori hanno analizzato campioni di calcare di Scaglia Rossa, una roccia sedimentaria raccolta in Italia, ad Apiro e Furlo, nelle Marche, risalente al periodo Cretaceo (da 100 milioni a 65 milioni di anni fa), alla ricerca di prove di uno spostamento nella registrazione magnetica che potessero aiutare a risolvere un dibattito scientifico in corso da decenni. “Questa osservazione rappresenta il più recente TPW su larga scala documentato e sfida l’idea che l’asse di rotazione sia stato ampiamente stabile negli ultimi 100 milioni di anni” spiegano i ricercatori.
La Terra è costituita da un nucleo interno di metallo solido e un nucleo esterno di metallo liquido, con un mantello solido e una crosta (la superficie) che si muovono lentamente sopra il metallo liquido. Il campo magnetico terrestre, generato dal nucleo esterno, è registrato nelle rocce, come quelle analizzate dagli studiosi. Il TPW avviene quando i poli geografici si spostano sostanzialmente, quindi lo strato esterno della Terra si inclina. Nulla cambia in termini di campo magnetico terrestre, ma le rocce in movimento registrano diversi dati paleomagnetici mentre si muovono. Questi dati permettono di rilevare la distanza dai poli geografici, consentendo ai ricercatori di tracciare l’inclinazione.
Secondo l’analisi, sulla Terra c’era un’inclinazione di circa 12 gradi circa 84 milioni di anni fa, l’equivalente di uno “yo-yo cosmico” nelle parole dei ricercatori. Questo significa che queste rocce, e la stessa Italia, hanno fatto un viaggio “andata e ritorno” verso l’equatore prima di tornare nella loro posizione originale. Il team ha indicato che studi precedenti, che suggerivano che il TPW non fosse avvenuto durante il tardo Cretaceo, semplicemente non avevano raccolto abbastanza dati dalla documentazione geologica.
Cosa che non può dirsi per questo studio, basato su oltre 1000 dati paleomagnetici come prova rigosa dell’evento TPW. “I campioni sono stati raccolti da due sezioni stratigrafiche parallele come test di riproducibilità, impiegando moderni metodi di smagnetizzazione e paleomagnetici analitici, inclusi esperimenti magnetici su roccia all'avanguardia che gettano nuova luce sull'origine dei resti paleomagnetici stabili del calcare di Scaglia Rossa. Ed entrambe le sezioni stratigrafiche confermano definitivamente l’esistenza dell’evento”.