Oliver Sacks, neurologo e scrittore, è morto a 82 anni
È morto a New York, all'età di 82 anni, il celebre neurologo e scrittore Oliver Sacks. A darne notizia è la sua stessa assistente, Kate Edgar, al New York Times. Ad ucciderlo è stato un cancro al fegato giunto ormai in fase terminale. Sacks, professore di neurologia presso la NYU School Of Medicine, era conosciuto come scrittore grazie ad opere come “L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, pubblicato nel 1985, all'interno del quale venivano narrati e descritti alcuni casi di pazienti dello stesso Sacks che riusciva a mescolare il racconto del lato umano e sentimentale dei suoi clienti con quello più scientifico e descrittivo dell'analisi clinica delle cause scatenanti dei loro comportamenti insoliti.
Ancor più celebre è forse “Risvegli”, del 1973, un saggio che descrive casi clinici di pazienti affetti da una patologia neurologica simile al Parkinson e dal quale è stata tratta ispirazione per il film omonimo, uscito nel 1990, i cui protagonisti sono Robin Williams e Robert De Niro.
Lo scorso febbraio, sul New York Times, Oliver Sacks ha annunciato pubblicamente di avere un cancro al fegato inarrestabile in quanto la malattia si era già mangiata un terzo dell'organo e per questo non gli restava che affrontare l'idea di morire. “Non mi resta che scegliere come vivere questi mesi che rimangono”, commentava, “Devo vivere nel modo più ricco e produttivo possibile”.
Nove anni prima, lo scrittore e neurologo aveva perso l'occhio destro a causa di un tumore maligno e per questo non godeva più dei vantaggi della vista binoculare. Eterno ottimista, Sacks ha raccontato questa perdita nel libro “Mind's Eye” (L'occhio della mente) pubblicato nel 2010. La sua ultima opera, ultima solo a causa della sua morte visto che, come racconta lui stesso, in cantiere aveva ancora molto altro a cui lavorare, è On The Move (in italiano “In Movimento”), in attesa di pubblicazione.