No, tuo figlio appena nato non ti sta imitando: ecco cosa fa in realtà
Quante volte avete sentito il racconto di neo genitori emozionati ed orgogliosi perché il loro figlio, già da appena nato, era in grado di imitare le loro espressioni facciali? La prossima volta che vi capiterà, se ne avrete il coraggio, avvisateli che in realtà il neonato non li sta affatto imitando. Questo è ciò che sostengono i ricercatori della University of Queensland come spiegato all'interno dello studio intitolato “Comprehensive Longitudinal Study Challenges the Existence of Neonatal Imitation in Humans” e pubblicato su Current Biology.
Con un po' di imbarazzo, i ricercatori hanno scoperto che ciò che noi consideriamo un comportamento imitativo da parte dei neonati, in realtà è una reazione istintiva alle nostre espressioni facciali che non ha lo scopo di cercare di somigliare a ciò che vedono, non nelle prime settimane di vita. Per giungere a queste conclusioni hanno coinvolto 106 neonati sottoposti a gesti, espressioni e suoni emessi da genitori e non quando avevano 1, 2, 6 e 9 settimane di vita.
I dati raccolti hanno mostrato che non esistono prove a difesa del comportamento imitativo che quindi non è da considerarsi innato, bensì appreso con la crescita. È vero che i bambini potrebbero imparare ad imitare le altre persone osservandolo e provando a comportarsi come loro, ma ciò non avviene nei primi giorni della loro vita.
E allora perché quando facciamo una linguaccia ad un neonato lui ci risponde tirando fuori la lingua? Secondo i ricercatori, i neonati tendono a prescindere ad aprire la bocca e tirare fuori la lingua e questo comportamento incrementa quando si sorprendono o si emozionano. I risultati aiutano tutti quei genitori che, in assenza di comportamenti imitativi da parte dei figli, si preoccupano che qualcosa nel processo evoluto del figlio non stia andando per il verso giusto. Non c'è da allarmarsi, non nelle prime settimane di vita del piccolo.
[Foto copertina di TaniaVdB]