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New Horizons ha comunicato con la Terra

Il fly by di Plutone è andato secondo i piani e la sonda lo ha fatto sapere al controllo della missione.
A cura di Nadia Vitali
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Come avevamo già avuto modo di annunciarvi, era prevista una finestra di comunicazione per la notte scorsa durante la quale la sonda New Horizons avrebbe dovuto mettersi in contatto con il controllo della missione per confermare il successo del fly by e comunicare la nuova posizione.

Ebbene, tutto è andato esattamente come doveva andare: l'umanità ha "conquistato" anche Plutone, l'ultimo Pianeta (in verità, nano dal 2006) che mancava all'appello tra quelli esplorati da vicino. Alle ore 2:53 del 15 luglio (ora italiana) le antenne del Deep Space Network della NASA hanno ricevuto un segnale proveniente dagli abissi del Sistema Solare, ad oltre 5 miliardi di chilometri di distanza.

Un segnale che ha seguito le circa 22 ore di silenzio radio da parte della sonda che, in quel momento, era intenta ad effettuare un passaggio radente che l'ha portata a soli 12.500 chilometri dalla superficie di Plutone, offrendo così la possibilità di osservare da vicino non soltanto il Pianeta nano ma anche il più massiccio dei suoi satelliti naturali, Caronte. Quando New Horizons raccoglie dati scientifici, infatti, non può contemporaneamente collegarsi alla Terra e trasmetterli: oltretutto la definizione di "contemporaneo" sarebbe comunque molto relativa, dato che le informazioni viaggerebbero per circa cinque ore prima di giungere da noi. 

Ore di attesa, dunque, perché, per quanto la missione sia stata studiata nei minimi dettagli, l'emozione resta comunque altissima: il passaggio ad elevate velocità in una zona ricca di corpuscoli rocciosi poteva, infatti, causare danni alla sonda. Ecco perché, quando è giunto il "bip" è esploso l'entusiasmo: l'evento storico è stato accolto da uno scrosciante applauso.

Mentre i primi dati giunti a Terra servivano ad informare il controllo della missione sullo stato di salute della sonda, per quelli scientifici bisognerà aspettare ancora qualche ora: le prime immagini ad alta risoluzione di Plutone "da vicino" e dell'ambiente che lo circonda saranno trasmesse assieme a quelle di Caronte e di due lune minori, Idra e Notte. Ed è conto alla rovescia anche per quelle.

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