Nessun rischio per i bambini che indossano mascherine
Nessun rischio di insufficienza respiratoria per i bambini che indossano mascherine chirurgiche, neanche per i più piccoli: l’utilizzo di questi dispositivi per prevenire la diffusione del coronavirus Sars-Cov-2 non è associato a cambiamenti nei parametri respiratori o segni clinici di distress respiratorio. Lo ha dimostrato un team di ricerca italiano in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Jama Network Open che suggerisce l’importanza del loro impiego anche da parte dei bambini, soprattutto in vista della riapertura delle scuole.
Nessun rischio, neanche per i più piccoli
Un tema, quello dell’uso di mascherine in età pediatrica, ampiamente dibattuto, in particolare per i bambini di età inferiore ai 3 anni, per i quali le raccomandazioni di autorevoli società scientifiche e della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che non dovrebbe essere richiesto l’utilizzo, in considerazione della limitata capacità dei più piccoli di utilizzare in modo appropriato le mascherine. Sarebbe quindi necessaria una supervisione da parte degli adulti, ma ciò non toglie che in determinate situazioni ad alto rischio di contagio ogni misura precauzionale debba essere implementata, specie in presenza di evidenze scientifiche che escludono possibili effetti negativi.
“Abbiamo dimostrato che l’uso di mascherine chirurgiche non è associato a cambiamenti nella funzione respiratoria – indicano gli studiosi coordinati dal dottor Riccardo Lubrano, professore associato del Dipartimento di Pediatria dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e Neonatologia del Polo di Latina – . Con naso e bocca coperti, anche i bambini più piccoli non hanno problemi né clinici né psicologici”.
Lo studio ha coinvolto 47 bambini sani, di età compresa tra i 4 e i 144 mesi, divisi in due gruppi – bambini di età superiore a 4 mesi e fino a 24 mesi (gruppo A) e bambini di età superiore ai 24 mesi fino a 144 mesi (gruppo B). Entrambi completato due sessioni di test, prima senza mascherine e poi indossando una mascherina chirurgica, durante le quali hanno svolto la normale attività di gioco per 30 minuti. Per il gruppo B è stato incluso un terzo test, che consisteva nel camminare a passo spedito per 12 minuti avanti e indietro lungo un corridoio di 40 metri indossando la mascherina.
Durante le prove, sono stati monitorati sia i parametri vitali sia della funzione respiratoria e i valori analizzati con metodi statistici per esaminare gli eventuali cambiamenti. “Non ci sono state variazioni statisticamente significative – indicano i ricercatori nello studio – . L’analisi ha rilevato che l’uso di mascherine chirurgiche tra i bambini non è associato a episodi di desaturazione dell’ossigeno o allo sviluppo di segni clinici di distress respiratorio. L’uso di mascherine da parte dei bambini, quindi, non è stato associato a ipoventilazione alveolare o instabilità emodinamica”.
“Nel complesso – concludono gli studiosi – i nostri risultati suggeriscono che le raccomandazioni contro l’uso di mascherine chirurgiche possano essere riconsiderate in questo gruppo di età, escludendo possibili effetti negativi associati allo scambio gassoso nei bambini di età inferiore ai 24 mesi che indossano mascherine”.