Morto Giovanni Bignami: l’astrofisico di Geminga, la ‘stella che non c’è’
È morto a Madrid, per un malore, all'età di 73 anni il noto astrofisico milanese Giovanni Bignami. Membro dell'Accademia dei Lincei, nella sezione Astronomia e Applicazioni, Bignami è stato anche Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana dal marzo 2007 fino all'agosto 2008. Mentre tra il 2010 e il 2012 è stato il primo italiano presidente del COSPAR (Comitato per la Ricerca Spaziale), tra il 2011 e il 2015 è stato anche Presidente INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), dal 2015 era Chairman of the Board, SKA Organization (Organizzazione mondiale per la radioastronomia) e dal 2016 era Consigliere Scientifico nella Fondazione Enel.
Divulgazione scientifica. La produzione scientifica di Bignami è molto vasta, conta circa 220 pubblicazioni, di cui 27 sulla prestigiosa rivista Nature e 18 sull'altrettanto importante rivista Science. Bignami collaborava con la carta stampata dal 1978, da Corriere della Sera, a La Stampa, passando per Repubblica, Vanity Fair e Le Scienze.
Libri e TV. Bignami ha pubblicato dodici libri tra il 2000 e il 2016 che sono stati poi tradotti in sette lingue, il più recente, del 2016, è ‘Progetto Marte: storia di uomini e di astronavi'. Quanto alla televisione, lo abbiamo visto come ospite fisso, dal 2000 al 2001, a ‘L'Italia tra le stelle' che andava in onda su Rai 3, come conduttore di cinque puntate su Nat. Geo. Channel per ‘I marziani siamo noi' (2009/2010) , e come collaboratore di Piero Angela per Superquark dal 2012 dove teneva la rubrica fissa ‘Polvere di Stelle'.
La vita. Nato a Desio il 10 aprile 1944, Giovanni Fabrizio Bignami si è laureato in Fisica all'Università di Milano nel 1968, da allora si è occupato di ricerca spaziale in giro per il mondo, dall'Europa.
Bignami è noto anche per aver individuato, 1972, ‘Geminga', la stella che non c'è (dal dialetto milanese). Geminga è una pulsar, un faro cosmico che si forma dopo la morte di una stella massiccia esplosa come supernova.
[Foto da Wikipedia]
