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Morto George Rosenkranz, il ‘papà’ della pillola anticoncezionale che donò libertà alle donne

Il papà della pillola anticoncezionale, il chimico George Rosenkranz, è morto all’età di 102 anni. Era fuggito dall’Europa per evitare i nazisti e trovò fortuna in Messico dove riuscì ad ottenere incredibili successi scientifici: tra questo proprio la sintesi della progestina e quindi la pillola anticoncezionale che ha modificato per sempre lo status delle donne.
A cura di Zeina Ayache
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Credit: Wikipedia
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É morto George Rosenkranz all’età di 102 anni, il celebre chimico e ‘padre’ della pillola anticoncezionale ci ha lasciati lo scorso 23 giugno 2019, a darne notizia è il nipote Adrian. Scopriamo insieme chi era George Rosenkranz e come il suo lavoro ha cambiato per sempre la storia delle donne rendendole libere sessualmente.

George Rosenkranz, il ‘papà’ della pillola. George Rosenkranz nasce il 20 agosto 1916 a Budapest, in Ungheria, dopo aver studiato in Svizzera scappa in America per evitare i nazisti per poi finire in Messico dove, assunto dalla Syntex, una casa farmaceutica, inizia a lavorare ad importanti progetti rivoluzionari. Tra questo c’è anche la pillola anticoncezionale. Insieme al chimico Carl Djherassi, anch’egli rifugiato ma austriaco, e a Luis E. Miramontes, ai tempi uno studente, Rosenkranz sintetizzò in laboratorio la progestina, utilizzata poi come pillola per evitare le gravidanze indesiderate.

Cos’è la progestina. La progestina è una sostanza ormonale sintetica che è affine al progesterone e che conosciamo anche come noretisterone, che è invece un progestinico. Quando nel 1950 fu annunciata la sintesi della progestina, il suo scopo non era evitare le gravidanze ma aiutare le donne incinte a ridurre il rischio di aborto spontaneo. Ci vollero poi cinque anni di test per dimostrare l’effettiva capacità di questa pastiglia a base di progestina di evitare le gravidanze.

Contestata, rifiutata e poi accettata. Gli anni ’50 però non furono pronti per l’invenzione della pillola anticoncezionale, che molte aziende si rifiutarono di commercializzare per paura di contestazioni, visto che ai tempi il tema aborto era molto caldo. Ci vollero poi gli anni ’70, come per molte cose’, per accettare la pillola concezionale e permettere alle donne di poter finalmente controllare autonomamente il loro desiderio di maternità.

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