Morti per Covid o con Covid? Le autopsie rivelano come uccide il coronavirus
Nella maggior parte dei casi, sono le forme gravi di Covid-19 a uccidere, anche in presenza di patologie preesistenti. A fare luce sulle vere cause di morte dei pazienti positivi al coronavirus è un team di ricercatori dell’Istituto di Patologia dell’Ospedale Universitario della Charité di Berlino, in Germania, che ha deciso di procedere con le autopsie cliniche per comprendere il reale contributo delle condizioni di salute presenti prima del ricovero in ospedale. “Le autopsie sono il gold standard per l'analisi delle condizioni mediche e delle cause di morte – premettono gli studiosi – . Nel nostro studio hanno rivelato che, nonostante i pazienti soffrissero spesso di gravi condizioni di salute preesistenti, queste persone non sarebbero morte in assenza di infezione da Sars-CoV-2 in quel determinato momento”.
Le vere cause di morte dei pazienti Covid
L’indagine, pubblicata su Scientific Reports di Nature, si è concentrata su pazienti ospedalizzati con Covid-19 che sono deceduti tra il 1° marzo e il 19 giugno 2020 presso il polo ospedaliero della stessa Charité o un altro ospedale universitario affiliato. In totale, sono state condotte 26 analisi post-mortem su tutto il corpo dei pazienti (17 uomini e 9 donne) con un’età media di 70 anni. “Prima del decesso – indicano i ricercatori – tutti i pazienti presentavano una malattia polmonare correlata a Covid-19, prevalentemente con segni di insufficienza respiratoria e in più della metà dei casi segni clinici di polmonite batterica”.
Sebbene le autopsie abbiano riguardato un limitato numero di casi, l’analisi ha rivelato che “nella maggior parte dei casi di Covid-19 grave e fatale, i pazienti sono morti a causa di questa malattia, – evidenziano gli studiosi – . Abbiamo scoperto che le cause di morte erano direttamente collegate al danno polmonare provocato dall’infezione da Sars-Cov-2 e non correlate a condizioni di salute preesistenti e comorbidità”.
Risultati che, nel complesso, suggeriscono come le patologie preesistenti (ipertensione arteriosa, malattie renali o cardiache croniche e malattie polmonari croniche quelle documentate nei pazienti oggetto di studio) rappresentino un rischio aggiuntivo di prognosi negativa ed esiti infausti di Covid-19, insieme ai fattori legati allo stile di vita, come l’obesità, il consumo di alcol e il fumo.