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Meraviglie “polari”, dalla regione artica all’Antartide

Dopo l’inizio della tempesta solare, la pioggia di radiazioni che ha investito la Terra ha generato lo spettacolo delle aurore polari.
A cura di Redazione Scienze
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aurora australe

Una chiesetta sullo sfondo, lo sguardo rivolto verso Sud, gli ampi spazi e la fortuna di beneficiare di un ambiente incontaminato, la volontà di imprimere le immagini di quello che è uno degli spettacoli più sensazionali che madre natura è capace di offrire: dinanzi ad un'aurora polare, a quei colori che disegnano onirici scenari nei cieli, lo stupore è sempre quello immutato della prima volta. L'ultimo meraviglioso spettacolo è stato messo in scena non soltanto per i due Poli terrestri, ma anche per i territori più vicini a questi; e così l'aurora è stata ammirata, fotografata, ripresa, nell'emisfero boreale e in quello australe, regalando emozioni ai fortunati che hanno potuto assistere alle sue incantevoli manifestazioni, dalla Nuova Zelanda (in video: il lago Tekapo, sito in quell'area di oltre 4000 chilometri che, recentemente, è stata riconosciuta come Riserva di Cielo Buio, ovvero un paradiso protetto dove poter ammirare volta celeste e firmamento con il favore della più totale oscurità) al Canada, sfiorando e sorprendendo anche parecchi Paesi USA.

La tempesta geomagnetica in viaggio in queste ore in direzione Terra è all'origine di tale fenomeno: le particelle cariche che formano il vento solare, infatti, nell'interagire con la ionosfera danno vita a quelle luci dalle diverse lunghezze d'onda che ci incantano. Nessun pericolo per la Terra, ci tiene a sottolineare la NASA allo scopo di tranquillizzare i più catastrofisti: tutto rientra nella normale attività della nostra calda Stella che a breve si avvicinerà al picco periodico nell'ambito del suo regolare ciclo undecennale. Ciò implica che le sue macchie sono maggiormente visibili da noi e particolarmente turbolente, inclusa la regione AR1520 dove si è verificato il più recente brillamento che, giovedì 12 luglio, ha dato inizio alla tempesta. Per conoscere informazioni, dettagli e caratteristiche dell'evento non resta che aspettare i dati dei veicoli spaziali in orbita attorno alla Terra, in grado svelarci ogni segreto di uno spazio sempre meno ignoto agli uomini.

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