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Mangiare più cibi vegetali fa bene al cuore: meno infarti e malattie cardiovascolari a qualsiasi età

Lo indicano i risultati di uno studio che per oltre 30 anni ha seguito la dieta di quasi 5.000 persone: “Una dieta più ricca di nutrienti e inentrata sul consumo di alimenti vegetali riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari”.
A cura di Valeria Aiello
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Credit: pasja1000
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Un’alimentazione ricca di cibi vegetali è salutare per il cuore a qualsiasi età. Lo indicano i risultati di un nuovo studio che per oltre 30 anni ha seguito la dieta di quasi 5.000 persone, valutando come il consumo a lungo termine di cereali, legumi, ortaggi e frutta abbia influito sul minor rischio di malattie cardiovascolari.

L’analisi, pubblicata sul Journal of American Heart Association dal team di ricerca coordinato dal professor David Jacobs della School of Public Health dell’Università del Minnesota a Minneapolis, è stata avviata nell’ambio dello studio CARDIA (Coronary Artery Risk Development in Young Adults) tra il 1985 e il 1986, quando i partecipanti avevano dai 18 ai 30 anni, e si è conclusa nel 2018.

Nel corso dello studio, i ricercatori non hanno fornito alcuna indicazione sul regime alimentare da seguire, in modo che i risultati dell’analisi fossero il più possibili imparziali. La qualità della dieta è stata misurata in base al punteggio APDQS, attribuendo valori più alti ad alimenti come frutta, verdura, fagioli, noci e cereali integrali, e valori più bassi a cibi come patatine fritte, carne rossa, snack salati, pasticcini e bibite. Nel complesso, a punteggi più elevati corrispondeva una dieta più ricca di nutrienti e incentrata sul consumo di alimenti vegetali.

Durante i 32 anni di analisi, i ricercatori hanno osservato che le persone che avevano ottenuto un punteggio del 20% superiore alla media, dunque che consumavano più alimenti vegetali e meno prodotti di origine animale, avevano il 52% in meno di probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, indipendentemente dall’età. Oltre a ciò, i partecipanti che tra il 7° e il 20° anno di studio hanno migliorato la qualità della loro dieta, hanno avuto il 61% in meno di probabilità di manifestare problemi cardiovascolari successivi rispetto ai partecipanti la cui qualità della dieta è invece diminuita nello stesso periodo. Al termine dello studio, su 4.946 partecipanti, 289 dei partecipanti hanno sviluppato malattie cardiovascolari (inclusi  infarto, ictus,  insufficienza cardiaca,  dolore toracico correlato al cuore o arteriopatia ostruttiva.

Una dieta nutrizionalmente ricca, non necessariamente vegetariana, ma incentrata sul consumo di alimenti vegetali è risultata benefica per la salute cardiovascolare – ha affermato Yuni Choi, ricercatore post-dottorato presso la School of Public Health dell’Università del Minnesota e primo autore della ricerca – . Le persone possono scegliere tra alimenti vegetali che siano il più vicino possibile al naturale, non altamente elaborati. Riteniamo che le persone possano includere di tanto in tanto prodotti animali con moderazione, come pollame non fritto, pesce non fritto, uova e latticini a basso contenuto di grassi”.

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