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Mac Pro in alluminio riciclato, le conseguenze della svolta ambientalista di Apple

Il nuovo Mac Pro di Apple è composto da alluminio riciclato, ma perché l’azienda di Cupertino ha scelto questa tipologia di materiale? Vediamo insieme cosa c’è da sapere sulla svolta ambientalista della Mela e quali siano le differenze, in termini economici e di inquinamento, tra l’alluminio primario e quello riciclato.
A cura di Zeina Ayache
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Apple ha presentato il suo nuovo Mac Pro che nasconde un animo ambientalista visto che il suo scheletro è composto da alluminio riciclato. Ma perché Apple si interessa al riciclo dell’alluminio per la realizzazione di prodotti che, in parte, sono un simbolo del consumismo? Vediamo insieme perché Apple ha deciso di riciclare l’alluminio e utilizzarlo per la realizzazione dei suoi computer e quali sono le conseguenze sull’ambiente.

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Come nasce l’alluminio

L’alluminio si può produrre in due modi:

  • dalla Bauxite, un minerale che si trova in abbondanza in natura (alluminio primario)
  • dalla fusione dell’alluminio stesso, quindi dal riciclo di rottami in alluminio (alluminio secondario)

L’alluminio primario, dicevamo, nasce dalla bauxite. Il minerale viene estratto in giacimenti a cielo aperto e da esso, all’interno di specifici impianti di riduzione, viene estratta l’allumina attraverso un processo elettrolitico. A questo punto l’allumina viene trattata ad alte temperature per diventare alluminio liquido.

L’alluminio secondario, dicevamo, è alluminio riciclato. In questo caso l’alluminio viene pretrattato a 500 gradi per eliminare eventuali sostanze estranee e poi fuso in forni a 800 gradi per essere riportato allo stato liquido per poi essere nuovamente lavorato.

L’alluminio è riciclabile al 100% e per infinite volte e non perde qualità.

I consumi dell’alluminio

Produrre alluminio da zero o riciclarlo, significa prendere in considerazioni costi molto diversi. Infatti, se l’alluminio primario ha un costo energetico pari a 13kWh per ogni chilo prodotto, per l’alluminio secondario le spese di riducono del 95%. È evidente dunque il vantaggio di sfruttare l’alluminio già esistente, invece di estrarne di nuovo.

Mac Pro e alluminio riciclato

Tornando ad Apple, e considerato quanto appena detto, ci risulta piuttosto evidente il perché della scelta ambientalista, se così vogliamo chiamarla, dell’azienda di Cupertino: il vantaggio economico è importante perché utilizzare alluminio secondario semplicemente costa meno. Ma non è tutto.

Mac Pro, alluminio, emissioni e inquinamento

Apple fa sapere di non essersi fermata unicamente al riciclaggio dell’alluminio, ma di essere andata oltre implementando il processo di riciclaggio e rendendolo più ‘friendly’ per l’ambiente. L’utilizzo di alluminio riciclato per i nuovi prodotti Apple ha infatti permesso una riduzione del 50% dell’impronta di carbonio, in pratica, per produrre i nuovi dispositivi, l’azienda inquina la metà rispetto al passato perché l’alluminio riciclato emette meno gas serra nell’aria. Ma come? Il processo di lavorazione dell’alluminio secondario di Apple implica l’applicazione di corrente elettrica molto forte all’allumina che porta all’eliminazione dell’ossigeno, che viene dunque rilasciato nell’aria al posto del biossido di carbonio.

Apple è davvero ambientalista?

I vantaggi economici e ambientali conseguenti all’utilizzo di alluminio secondario da parte di Apple sono evidenti, e poco importa se dietro a queste scelte si nasconda una vera anima ambientalista o no, ciò che conta è che i prodotti che utilizziamo siano sempre meno dannosi per il nostro Pianeta, che stiamo già distruggendo con l’inquinamento che provochiamo ogni giorno.

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