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“L’oleandro è velenoso, non è una cura per Covid-19”: è allarme tra gli esperti Usa

Negli Stati Uniti cresce la preoccupazione dopo la diffusione di un articolo in pre-print che riporta come in vitro l’oleandrina, una sostanza contenuta nell’oleandro, abbia mostrato una potente attività antivirale contro il nuovo coronavirus senza però tenere conto della sua ben nota tossicità cardiaca per l’uomo. Trump ha espresso interesse ma gli scienziati temono: “Le persone possono interpretare male i risultati e cercare di automedicarsi con questo veleno”.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo l’idrossiclorochina, è la volta dell’oleandrina: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe espresso interesse per un’altra “cura” non dimostrata per il coronavirus. Secondo quanto riportato da Axios, il segretario del Dipartimento per l’edilizia abitativa e sviluppo urbano degli Usa, Ben Carson, avrebbe indicato il derivato dell’oleandro come un potenziale trattamento per Covid-19 dopo la diffusione di un articolo in preprint, dunque non ancora validato scientificamente, che ha riportato come l’oleandrina abbia mostrato in vitro una potente attività antivirale contro il coronavirus senza però tenere conto della sua ben nota tossicità.

"L'oleandro è velenoso, non è una cura per Covid-19"

La notizia ha avuto un forte eco nel Paese e gli esperti ora temono per la salute della popolazione. “Particolarmente preoccupante è l’idea che le persone possano interpretare male qualsiasi pubblicità inerente all’oleandro e cercare di automedicarsi con questa pianta altamente velenosa” dice la ricercatrice statunitense Cassandra Quave, assistente professore presso la Emory University School of Medicine di Atlanta nel suo intervento a The Conversation – . Sono anche preoccupata che l’industria degli integratori alimentari possa provare a sfruttare la paura del pubblico nei confronti dell’infezione da coronavirus, sviluppando integratori contenenti oleandrina”.

Ci sono molti esempi di estratti vegetali di origine vegetale che sono tossici – ha aggiunto Quave – , ma l’oleandro è particolarmente pericoloso perché l’ingestione di qualsiasi parte della pianta può portare a gravi malattie e anche alla morte. Inoltre non ci sono prove scientifiche sulla sicurezza del consumo di oleandrina o della sua fonte vegetale. È fondamentale che la Food and Drug Administration e il suo commissario, Stephen Hahn, si assicurino che la popolazione sia protetta da questo veleno”.

Preoccupazioni che non sono assolutamente infondate dal momento che è ben noto che l’oleandro, Nerium oleander, è una pianta altamente tossica. Sebbene rinomato per la sua bellezza e ampliamente diffusa come arredo urbano, questo arbusto è responsabile ogni anno di molti casi di avvelenamento nel mondo, non solo nell’uomo ma anche negli animali. Questi sono dovuti alla presenza dell’oleandrina, un glucoside cardiotonico che, insieme alla neandrina, è l’agente responsabile della sua velenosità. L’ingestione di foglie, fiori o qualsiasi altra parte della pianta ha conseguenze gastrointestinali (nausea, vomito, dolore addominale e diarrea) ma gli effetti più pericolosi sono quelli cardiaci dal momento che l’anormale concentrazione di oleandrina nelle cellule del cuore provoca irregolarità nella pulsazione cardiaca (artmie e arresto cardiaco) che possono avere anche esito fatale.

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