L’invasione dei cinghiali è colpa dei cacciatori e di chi li tratta come cuccioli da sfamare
L’Italia è ‘invasa’ da cinghiali che scorrazzano per le città, spaventando le persone e provocando incidenti: il mammifero artiodattilo sembra essere diventato improvvisamente il nemico numero uno dell’essere umano, eppure, se oggi ‘disturba’ la nostra quiete è unicamente colpa nostra. Vediamo dunque perché ad oggi in Italia abbiamo circa 1 milione di cinghiali e quali siano le conseguenze di questa abbondante popolazione sulla nostra vita di tutti i giorni: ma soprattutto, capiamo insieme quali siano le responsabilità dei cacciatori e dei cittadini comuni.
Cinghiali: chi sono, cosa mangiano e dove vivono
Quando parliamo di ‘cinghiale’ ci riferiamo al Sus scrofa, un mammifero artiodattilo della famiglia dei Suidi distribuito principalmente in Europa e nella parte settentrionale dell’Africa il cui habitat è molto vario, si passa infatti dalle aree intensamente coltivate a quelle antropizzate, cioè con forte presenza dell’uomo, fino alle praterie in alta quota. In generale, la presenza dei cinghiali sul territorio è influenzata dalla rigidità degli inverni o da situazioni estreme di uso agricolo e i luoghi preferiti sono i boschi di querce alternati da cespuglieti e prati con presenza d’acqua. Il cinghiale è onnivoro, ma il 90% della sua dieta è caratterizzato da frutti, semi, radici e tuberi. In assenza di questi alimenti, il cinghiale non si fa problemi di adattamento e si nutre di ciò che trova.
Perché ci sono così tanti cinghiali
Il numero di cinghiali in Italia è in costante aumento e le cause sono legate all’essere umano. Partiamo con il dire che il predatore del cinghiale nel nostro Paese, a parte l’essere umano, è il lupo, che però non abbonda al punto da contenere la popolazione italiana che si stima si aggiri intorno ad un milione di esemplari, ma ripetiamo che si tratta di una stima. Il numero dei cinghiali in Italia è aumentato anche in corrispondenza dell’introduzione di specie provenienti dall’Est Europa, come spiega Ispra l’infatti, dopo un picco negativo registrato in corrispondenza della Seconda Guerra Mondiale, la popolazione tornò ad aumentare sia grazie a condizioni climatiche e di habitat favorevoli, sia in seguito all’introduzione massiccia di esemplari importati dall’estero, in particolare dall’Est Europa, che ibridandosi con le specie autoctone ne hanno determinato la scomparsa. A questo dobbiamo aggiungere l’incremento del numero di allevamenti di cinghiale a scopo venatorio: animali allevati e messi sul territorio con lo scopo di essere uccisi dai cacciatori. Insomma, a conti fatti l’incremento del numero di cinghiali nel nostro Paese, oltre ad essere massiccio al punto da non riuscirne a fare una stima precisa, è anche conseguenza della caccia che da un alto spinge per l’allevamento di questi animali e dall’altro ne impedisce il contenimento con l’abbattimento del predatore naturale, il lupo.
Perché i cinghiali arrivano in città
Trattandosi di animali selvatici, è sicuramente curioso osservarli a passeggio in giro per le vie delle città, eppure ormai queste scene sono all’ordine del giorno, ma come mai? Anche in questo caso la domanda prevede risposte multiple. Partiamo dal presupposto che, come dicevamo, i cinghiali sono onnivori che, per quanto prediligano frutta e semi, si nutrono con piacere anche di altri alimenti. Durante periodi più duri, in cui il cibo scarseggia, i cinghiali si spostano in perlustrazione e, vista la nostra abbondante presenza in natura, facilmente incontrano esseri umani nei boschi che hanno imparato a conoscere e che a loro volta tendono a socializzare con questi animali proprio distribuendo loro cibo: la conseguenza, piuttosto ovvia e comprensibile, è che i cinghiali, sempre meno spaventati dall’essere umano, si avvicinano alle città, con particolare predilezione per le spazzature, dove gratuitamente trovano tutto il cibo di cui hanno bisogno.
I pericoli dei cinghiali
I cinghiali possono risultare particolarmente pericolosi quando sono in compagnia dei loro cuccioli, in questo caso la madre non si tratterà dal caricarci nel momento in cui dovesse consideraci una minaccia per la prole: se siete in un bosco e vedete un cinghiale coi cuccioli, cambiate strada. I cinghiali possono inoltre essere pericolosi per i terreni coltivati, sia per il consumo diretto di cereali, patate e foraggere, sia per il calpestio che provoca la morte delle piante e la distruzione del cotico erboso. In ultimo, non meno importante, i cinghiali possono rappresentare una minaccia quando attraversano la strada mentre siamo in automobile.