L’inquinamento dell’aria causa disordini psichiatrici nei bimbi: ansia e suicidio in aumento
L’inquinamento dell’aria è legato ai danni alla salute mentale dei bambini, provoca problemi psichiatrici come ansia e desiderio di suicidio. Questo è quanto sostengono i ricercatori in un recente studio che però conferma quanto già scoperto da precedenti pubblicazioni. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sul legame tra l’inquinamento dell’aria e la salute mentale dei bambini.
I ricercatori ci fanno sapere che l'esposizione anche a breve termine all'inquinamento dell'aria è associata al peggioramento di disturbi psichiatrici nei bambini da uno a due giorni dopo. Lo studio ha anche scoperto che i bambini che vivono in quartieri svantaggiati potrebbero essere più suscettibili agli effetti dell'inquinamento atmosferico rispetto ad altri bambini, in particolare per i disturbi legati all'ansia e al suicidio. Come mai? Secondo gli esperti lo stress, più diffuso in questo contesti più poveri, potrebbe rendere gli effetti dell’inquinamento dell’aria ancor più dannosi.
Lo studio in questione, fanno sapere gli scienziati, è il primo a mostrare un'associazione tra i livelli giornalieri di inquinamento dell'aria esterna e l'aumento dei sintomi di disturbi psichiatrici, come l'ansia e il suicidio, nei bambini. È sempre più evidente la necessità di pensare a nuove strategie di prevenzione che possano aiutare i bambini che manifestano sintomi correlati a un disturbo psichiatrico.
Altri due studi precedenti erano giunti alle stesse conclusioni, uno ha sfruttato il neuroimaging per osservare gli effetti dell’inquinamento dell’aria, l’altro ha dimostrato le conseguenze dei gas di scarico delle auto.
Insomma è ormai scientificamente dimostrato che l’inquinamento dell’aria provocato dal traffico è causa di gravi problemi per i bambini, sia di salute mentale, sia di salute fisica.
Lo studio, intitolato "Pediatric Psychiatric Emergency Department Utilization and Fine Particulate Matter: A Case-Crossover Study", è stato pubblicato su Environmental Health Perspectives.