Lesioni sui genitali e disturbi neurologici: cos’è la sifilide, quali sono sintomi e cura
Inserita tra le malattie sessualmente trasmissibili, la sifilide resta una condizione molto diffusa, anche nel nostro Paese. Ma, evitando di farci prendere dal panico, vediamo insieme in cosa consiste, quali sono i sintomi, come si trasmette, come si cura e quali sono le complicanze.
Cos'è la sifilide
La sifilide è una malattia provocata da un batterio, il Treponema pallidum, che mostra i suoi sintomi sulle mucose genitali e sulla bocca. Ne esistono di tre tipologie (primaria, secondaria e terziaria) che variano a seconda della gravità dei sintomi.
Come si trasmette
Il contagio avviene tramite contatto diretto con le lesioni che si manifestano con la malattia e per questo è facilmente trasmissibile durante i rapporti sessuali non protetti.
Quali sono i sintomi
Fase primaria: dopo un periodo di incubazione di 3-4 settimane, compaiono sul corpo le prime lesioni e si tratta di ferite tonde (sifiloma) sulle piccole labbra, l'ingresso vaginale e il perineo, per le donne, sul pene, l'ano e il prepuzio, per gli uomini. Ma anche all'interno della bocca, sulla lingua e le gengive.
Fase secondaria: a questo punto si aggiungono screpolature simili a quelle del morbillo, sulle mani, i piedi, gli arti e il tronco.
Fase terziaria (rarissima): nei casi più gravi, a distanza di mesi e anni, possono comparire disturbi neurologici, ossei o cardiologici.
Diagnosi, cura e prevenzione
Bastano i test seriologici per diagnosticare la presenza del batterio. In caso di contagio, la cura è antibiotica (penicillina). È importante, per quanto possa sembrare imbarazzante, avvisare i partner precedenti in modo da ridurre il rischio di contagio a macchio d'olio. Quanto alla prevenzione, il metodo migliore è l'utilizzo di preservativi.
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