50 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le xenofobia è ‘normale’, ma passeggera e politica: ci sono speranze per il nostro futuro

Viviamo in un momento storico in cui immigrare è sempre più normale e diffuso, alcune persone però non riescono ad accogliere con piacere la diversità culturale, anche quando si parla di religione. Ma quali sono gli effetti sul lungo periodo? Una ricerca scientifica dimostra gli effetti della politica sulla nostra paura e la reazione della società nel tempo.
A cura di Zeina Ayache
50 CONDIVISIONI
Immagine

In un’era caratterizzata da multicultura e multireligione, ma anche da molta xenofobia, gli scienziati si sono chiesti se, effettivamente, coloro che hanno paura delle diversità abbiano ragione o se, in fondo, ad un contesto di integrazione, ci si abitui e ci si adatti e in quanto tempo ciò avvenga e quali effetti ha sulla società. Vediamo insieme cosa hanno scoperto gli esperti sull’adattamento ai cambiamenti nella società moderna.

Lo studio sulle religioni. Per giungere alla loro conclusione, gli esperti hanno analizzato gli effetti a breve termine della diversità religiosa sulla qualità della vita percepita dagli individui in diversi momenti nel tempo, ma hanno anche valutato gli effetti a lungo termine della diversità sulla qualità della vita nei diversi paesi in periodi di tempo più lunghi. Sebbene la diversità religiosa sia stata associata spesso negativamente alla qualità della vita degli individui nel breve periodo, a lungo termine essa non ha avuto alcun effetto negativo sulla qualità della nostra vita: insomma, avere paura delle religioni altrui pensando che queste possano avere ripercussioni sulla nostra vita, o del ‘diverso' in generale, è errato e ce lo dimostra la storia stessa, alla fine ci si integra e la qualità della vita non cambia, anzi la società migliora.

Quanto tempo ci mettiamo a smettere di avere paura. Gli esperti hanno scoperto che in un breve periodo di due anni la crescente diversità religiosa tende a ridurre la fiducia sociale, e quindi a farci credere che la qualità della nostra vita possa venire compromessa. Su un periodo di tempo lungo, dodici anni, scopriamo invece che la diversità ci porta ad un maggiore contatto tra i vari gruppi, riuscendo ad aumentare addirittura la fiducia sociale. Questo significa che se all’inizio la diversità ci spaventa, in realtà, con il passare del tempo, non solo non fa più paura, ma addirittura ci arricchisce e ci unisce.

Politica, immigrazione e paura. Questo studio è molto importante perché ha implicazioni politiche non sottovalutabili, soprattutto oggi che le politiche sull’immigrazione sembrano essere al centro dell’attenzione. “Ogni volta che le persone si sentono insicure per ragioni economiche e la società sta cambiando intorno a loro, diventa allettante per i politici incolpare gli immigrati per questi sentimenti di insicurezza anche quando non è proprio il caso. Spetta ai leader politici stabilire il tono e il messaggio corretti per contrastare la sfiducia nel breve termine, così da incoraggiare l'integrazione a lungo termine” ha affermato Douglas Massey, autore dello studio che conclude “Quando si tratta di immigrati, i leader politici possono scegliere se insistere su sentimenti di paura o se coltivare sentimenti di accettazione. Mobilitare le paure per il proprio guadagno politico può essere una tentazione per i demagoghi, ma raramente è il migliore interesse per la società”.

Lo studio, intitolato “Humans adapt to social diversity over time”, è stato pubblicato su PNAS e ha esaminato 22 anni di studi psicologici, sociali e demografici.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views