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Le vaccinazioni dei bambini sono diminuite a causa della pandemia: quali sono i rischi

Lo indicano i risultati di un’indagine sulle tendenze di vaccinazione nell’età pediatrica: “Fino al 93% immunizzazioni in meno contro il morbillo nella fascia di età tra i 2 e 18 anni”.
A cura di Valeria Aiello
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Le vaccinazioni dell’età pediatrica, compresa quella contro il morbillo, sono drasticamente diminuite dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Lo indicano i risultati di un’indagine pubblicata sulla rivista Pediatrics che ha valutato l’andamento delle immunizzazioni in bambini e ragazzi dal mese di gennaio 2020 all’agosto dello scorso anno, confrontando i dati con lo stesso periodo del 2019.

Vaccinazioni in forte calo nell'età pediatrica

L’analisi ha preso in esame la copertura vaccinale presso il Kaiser Permanente Medical Center nel Sud della California, mostrando che le immunizzazioni complessive sono diminuite in tutte le fasce di età durante la pandemia, con impatto più grave e consistenze sopra i 2 anni. “Quando i tassi di vaccinazione diminuiscono, ci preoccupiamo dell'aumento delle malattie pericolose per i bambini e che si possono prevenire con i vaccini – ha spiegato l’autore principale dello studio, il dottor Bradley Ackerson, medico specialista in Malattie infettive pediatriche del Kaiser Permanente South Bay Medical Center e ricercatore del team di vaccinologia del Kaiser Permanente Southern California Department of Research & Evaluation – . Inoltre, sappiamo che c’è stata una riduzione delle vaccinazioni nell’età pediatrica in tutto il mondo, e poiché le restrizioni Covid-19 vengono allentate, ci sarà un aumento del rischio di epidemie dovuto alle mancate vaccinazioni”.

Nel determinare le tendenze di vaccinazione per le diverse malattie infettive, gli studiosi hanno esaminato separatamente i tassi di immunizzazione contro il morbillo, in considerazione della più alta contagiosità e del rischio di malattia grave in tutte le fasce di età. “Dopo un calo iniziale fino al 93% nella fascia di età 2-18 anni – indicano gli studiosi – le vaccinazioni contro il morbillo sono parzialmente riprese, seppur in misura minore rispetto al 2019”. L’analisi ha inoltre evidenziato che mentre la copertura contro il morbillo è rimasta sostanzialmente invariata nei bambini di 7 anni di età, si è osservata una significativa diminuzione tra i bambini di 16 mesi, che è peggiorata nel tempo. Un calo che i ricercatori indicano come “preoccupante” dal momento che prevedono che anche una riduzione compresa dal 2% al 5% si tradurrà in un aumento esponenziale dei focolai.

Per affrontare la situazione, al Kaiser Permanente nel Sud della California i medici stanno contattando i familiari dei bambini che devono essere vaccinati, fornendo loro rassicurazioni sulle misure di sicurezza adottate durante la vaccinazione. Oltre all’uso di mascherine, distanziamento e igiene, le vaccinazioni sono scaglionate in base a luoghi e orari. In alcune strutture, inoltre, i sieri vengono somministrati in modalità “drive-in”.

Le preoccupazioni dei genitori nell’accompagnare i propri figli negli studi medici in questi mesi di emergenza sanitaria sono pienamente comprese, spiegano gli specialisti, tuttavia “questo è un caso in cui i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi di recarsi in uno studio medico” ha aggiunto il dottor Robert Riewerts, pediatra del Southern California Permanente Medical Group e co-autore dello studio – . I nostri studi stanno adottando tutte le precauzioni per mantenere i bambini e le loro famiglie al sicuro”.

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