Le mucche al pascolo come risposta all’inquinamento
Da sempre accusate di danneggiare l'ambiente a causa dal metano prodotto dalle loro flatulenze, le mucche oggi potrebbero essere in realtà la soluzione all'inquinamento.
Da problema a soluzione
Un gruppo di scienziati della Arizona State University, guidato dal professor Peter Byck, starebbe infatti studiando l'impatto ambientale che potrebbe avere un nuovo modo di gestire i pascoli. Secondo quanto analizzato fino ad oggi, una gestione attenta dei prati utilizzati nella pastorizia potrebbe favorire una miglior crescita delle piante e un maggiore assorbimento dell'anidride carbonica dall'aria.
Multi-recinti
Per far questo, i terreni a maggese devono essere suddivisi in più settori che, a rotazione, vengono messi a disposizione delle mucche. Il metodo copia quello applicato dalla naturale migrazione delle mandrie dei bisonti, delle alci e dei cervi e permette il ringiovanimento naturale del suolo. La Texas A&M University, sotto la guida del dottor Richard Teague, ha scoperto che i pascoli a multi-recinti possono raccogliere, rispetto ai pascoli convenzionali, 30 tonnellate di anidride carbonica in più per ogni ettaro di terreno.
L'esperienza insegna
Questo approccio non è nuovo a chi si occupa di pastorizia, molti sono infatti i ranch che scelgono di suddividere i terreni in recinti più piccoli, invece di lasciar pascolare le mandrie liberamente. Ma, spiega il professor Bryck, “Ciò che non si sapeva, era che così facendo stavano aiutando a ridurre di molto la quantità di anidride carbonica nell'aria”.