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Le balene blu sono tornate sulla costa atlantica dopo oltre 40 anni di assenza

Avvistate al largo delle coste della Galizia, potrebbero essere spinte dai cambiamenti climatici a raggiungere alcune aree dell’Atlantico dove erano state cacciate fino a quasi l’estinzione.
A cura di Valeria Aiello
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Una balenottera azzurra / Credit: "Mike" Michael L. Baird, Wikipedia
Una balenottera azzurra / Credit: "Mike" Michael L. Baird, Wikipedia

Le balene blu, il più grande mammifero della Terra, sono tornate sulla costa atlantica dopo un’assenza di oltre 40 anni. Il primo avvistamento risale al 2017, quando Bruno Díaz, biologo marino dell’Istituto di ricerca sui delfini tursiopi di O Grove, in Galizia, ha individuato un esemplare al largo delle coste a Nord-Ovest della Spagna. Un secondo avvistamento è avvenuto nel 2018, e un terzo l’anno successivo. E ancora nel 2020, quando entrambi gli esemplari sono stati rilevati nella stessa area.

L’ultimo avvistamento, in ordine di tempo, risale a poco più di una settimana fa, quando un nuovo esemplare è stato localizzato nei pressi delle Isole Cíes, al largo della coste di Pontevedra, sempre in Galizia. Secondo gli esperti, non è ancora chiaro se i cambiamenti climatici stiano portando questi mammiferi a cambiare le loro abitudini e a tornare nei luoghi dove sono stati cacciati fino a quasi l’estinzione. “Credo che la moratoria sulla caccia alle balene sia stata un fattore chiave – ha affermato Díaz  – . Negli Anni 70, poco prima dell’introduzione del divieto, è scomparsa un’intera generazione di balene blu. Ora, più di 40 anni dopo, stiamo assistendo al ritorno dei discendenti dei pochi sopravvissuti”.

La presenza della balena blu, nota anche come balenottera azzurra (Balænoptera musculus) non è però vista da tutti come una buona notizia. “Sono pessimista perché c'è un'alta possibilità che il cambiamento climatico stia avendo un forte impatto sull’habitat di questi mammiferi – ha osservato al quotidiano La Voz de Galicia il biologo marino Alfredo López, che opera a bordo di una ONG galiziana – . In primo luogo, perché non si avventurano mai a Sud dell'equatore, e se il riscaldamento globale spinge questa linea verso Nord, il loro habitat sarà ridotto. E in secondo luogo, perché significa che il cibo che mangiano normalmente sta scomparendo, allora quello che stiamo vedendo è drammatico e non qualcosa da festeggiare”.

Díaz ipotizza invece che questi esemplari possano tornati in Galizia spinti da una sorta di forma di nostalgia di casa, quasi un ricordo ancestrale. “Negli ultimi anni è stato scoperto che la migrazione della balenottera azzurra è guidata dalla memoria, non dalle condizioni ambientali – ha evidenziato lo studioso – Quest'anno non c'è stato un notevole aumento del plancton, ma eccoli qui. Le esperienze vengono conservate nella memoria collettiva e spingono la specie a tornare”.

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