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Le 10 cose da fare quando prendiamo un cucciolo

Cosa bisogna fare una volta che si è preso un cucciolo? Dal veterinario alle cure domestiche, ecco le istruzioni per l’uso.
A cura di Zeina Ayache
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Un cucciolo ha bisogno di tempo per ambientarsi nella nuova casa
Un cucciolo ha bisogno di tempo per ambientarsi nella nuova casa

Finalmente avete realizzato il sogno di portare a casa con voi un cucciolo di cane, il predestinato ad essere il vostro migliore amico a 4 zampe e il compagno di vita silenzioso che vi cambierà la vita. Ma cosa bisogna fare per accogliere al meglio questo batuffolo di tenerezza?

1. Accertarsi del suo stato di salute. Per prima cosa dovete portare il vostro cucciolo dal veterinario che potrà visitarlo e dirvi se sia in perfetta salute: esistono alcune malattie infettive (un esempio è la parvovirosi canina) che possono essere pericolose se non diagnosticate in tempo. Non c'è bisogno di allarmarsi, ma la prevenzione è fondamentale.

2. Eseguire i primi vaccini. Tra le 6/8 settimane il primo vaccino, tra le 10/12 settimane il secondo vaccino e tra le 14/16 settimane il terzo. Si tratta di un piano vaccinale che copre il cucciolo per alcune malattie come la suddetta parvovirosi, o il cimurro, la leptospirosi o altri virus parainfluenzali. I vaccini vanno poi ripetuti ogni anno ecco perché è consigliato avere un libretto sanitario del cane ordinato così da riuscire a garantire al nostro Fido una copertura costante.

La scelta di un buon veterinario è fondamentale per avere un cane sano
La scelta di un buon veterinario è fondamentale per avere un cane sano

3. Microchip. “Il microchip è un piccolo dispositivo elettronico, di forma cilindrica di 11 millimetri di lunghezza e 2 millimetri di diametro, rivestito in materiale biocompatibile, che viene inoculato sottocute esclusivamente da un medico veterinario” entro il secondo mese di vita del cane, ci spiega il portale del Ministero della Salute del Governo. È ovvio che se trovate un cane più grande, sta a voi richiederne uno il prima possibile. Oltre ad essere obbligatorio, è utile per la sicurezza di Fido.

4. Iscrizione all'anagrafe canina. I nostri amici pelosi devono essere registrati all'Anagrafe degli Animali d'Affezione. Si tratta di una banca dati che, grazie all'identificazione attraverso il microchip, ci permette di essere contattati nel caso in cui  Fido dovesse perdersi e qualcuno riuscisse a trovarlo. È obbligatoria? Sì se abbiamo bisogno del passaporto del cane per andare all'estero.

5. Un luogo sicuro. Una volta che siete a posto con la burocrazia, non vi resta che godervi il vostro peloso tra le mura di casa. Qui dovete trovare un luogo sicuro per il piccoletto, la tana nella quale andrà a riposarsi, rilassarsi, giocare, dormire o sgranocchiarsi i biscotti, dove nessuno andrà a dargli fastidio. Alcuni cani tendono ad essere dei veri e propri “guardiani del faro” o “portinai” che potrebbero rendere il momento dell'entrata/uscita fastidioso. Cosa fare per limitare questa predisposizione? Sicuramente mettere la cuccia lontana da una zona di passaggio: diversamente per Fido potrebbe voler dire “da oggi tu sei il responsabile”. La cuccia deve diventare il punto di riferimento domestico del cane, questo vi aiuta con il distacco. Prima di relegare il cucciolo alla cuccia, lasciatelo esplorare tutta la casa, accompagnatelo e dategli il tempo di cui ha bisogno per annusare ogni singolo oggetto di suo interesse.

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6. I bisogni fisiologici sono normali. Un cucciolo ha bisogno di andare al bagno subito dopo aver mangiato/bevuto o essersi svegliato. Ora che lo sapete, sta a voi portarlo fuori in questi momenti. Questo ha un duplice vantaggio: voi pulite meno e lui impara prima a farla fuori. I bisogni per i cani non hanno solo un valore metabolico, ma anche sociale! Farli fuori è come dire a tutti “Ehi ciao, io sono Fido”, e alcuni sono più timidi di altri: questo spiega perché, anche se siete stati in giro per un'ora, il vostro cane ha aspettato di arrivare a casa per fare i suoi bisogni. Mettere il muso del nostro cane nella pipì fatta in casa servirà solo a portarlo ad avere meno fiducia in voi, a farlo puzzare di più e a rovinare il vostro rapporto.

7. Le ciotole. L'acqua è un bene prezioso e fondamentale per il cucciolo: mai farla mancare! Quanto alla ciotola del cibo ci sono diverse teorie: chi lascia la pappa a disposizione tutto il giorno (in stile gatto per intenderci), chi ha orari fissi per darla e chi è più elastico. La regolarità sicuramente aiuta il metabolismo del cane, ma se ogni tanto sgarriamo non succede nulla.

8. Che si mangia? La questione è molto dibattuta: crocchette o dieta casalinga? Cibi cotti o crudi? Se optate per le crocchette/scatolette, controllate sempre la percentuale di carne presente, in alcune è davvero bassa, questo significa che sono composte da molte fibre e carboidrati che sono meno funzionali delle proteine. Se invece siete per la dieta casalinga, affidatevi ad un buon veterinario che sappia darvi i giusti consigli: proprio come accade per noi, anche per loro è basilare mangiare bene per essere in salute.

9. L'attaccamento. Prima di parlare di distacco, dobbiamo affrontare la questione attaccamento. Immaginate di avere qualche mese di vita, di essere abituati a trascorrere le vostre giornate tra cani, con la mamma, i fratelli e le sorelle, ad un certo punto un animale di un'altra specie vi porta via e vi trovate senza punti di riferimento. Che fare? Noi andremmo nel panico. Loro invece si rimboccano le maniche e si preparano per entrare a far parte del nostro gruppo. Ci seguono, vogliono stare con noi. Le prime notti sono le più difficili perché il cucciolo cerca di venire a letto con noi. Se non volete abituarlo a dormire con voi, agevolatelo mettendo una vostra maglietta nella sua cuccia: sentendo il vostro odore, il cucciolo si tranquillizza e accresce la fiducia che ha in voi.

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10. Distacco. Si avvicina il tempo di andare a lavoro. Organizzatevi con qualche giorno di ferie per poter lavorare sul distacco, in modo che sia meno brusco: il detto “prevenire è meglio che curare” vale sempre! Invitate il cane ad andare nella cuccia dove gli date un biscotto, vi spostate mentre lui è ancora impegnato a mangiare e gli dite che è molto bravo. Piano piano allungate le distanze, fino a cambiare stanza e ad uscire di casa. Uscite brevi che facciano capire al cane che come siete andati via, siete però anche tornati. Questa è una delle parti più difficili, nel caso in cui il cane dovesse smontarvi casa, chiedete consiglio ad un educatore prima di infuriarvi con Fido: non è facile star da soli.

Consigli in pillole: il cane deve uscire, sempre e comunque, che sia di taglia toy, che abbia un giardino, che ci sia la neve o il diluvio così come il caldo torrido. Non ci sono cavilli che possano giustificare le gabbie dorate. Se pensate di avere un cane che non vuole uscire, chiedetevi il perché.

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