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La Terra brilla di meno nello spazio: i cambiamenti climatici l’hanno oscurata

Analizzando le variazioni della debole luminosità riflessa dalla Terra verso la Luna e i dati raccolti da due satelliti della NASA, un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del New Jersey Institute of Technology ha determinato che la Terra, rispetto a 20 anni fa, ha perso lo 0,5 percento della riflettanza o albedo. I cambiamenti climatici ne sono la causa: ecco perché.
A cura di Andrea Centini
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I cambiamenti climatici sono considerati la minaccia più grave per l'umanità a causa di molteplici ragioni; dall'innalzamento del livello del mare (che farà sprofondare sott'acqua intere isole, metropoli e regioni costiere) alle ondate di calore mortali, passando per siccità, carestie, eventi meteorologici estremi, perdita della biodiversità, guerre globali per le risorse, diffusione di malattie infettive e molto altro ancora. Non a caso alcuni ricercatori ritengono che la civiltà come la conosciamo oggi potrebbe sparire entro il 2050. Ma il riscaldamento globale può avere conseguenze decisamente più imprevedibili e curiose di quelle che potremmo attenderci; ad esempio, una ricerca dell'Accademia Cinese delle Scienze ha determinato che lo scioglimento dei ghiacci ha innescato uno spostamento dell'asse di rotazione della Terra, mentre uno studio della prestigiosa Università di Harvard ha rilevato che a causa del clima impazzito si sta deformando la crosta terrestre. L'ultima indagine sul tema ha invece scoperto che i cambiamenti climatici hanno reso la Terra più buia, facendole perdere lo 0,5 percento della luminosità riflessa (albedo) negli ultimi 20 anni.

A determinare che i cambiamenti climatici hanno reso il nostro pianeta meno “splendente” è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del New Jersey Institute of Technology (Stati Uniti), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie, del Dipartimento di Astrofisica dell'Università di La Laguna (Spagna) e del Dipartimento di Fisica dell'Università di New York (NYU). Gli scienziati, coordinati dal dottor Philip Goode, ricercatore presso il Big Bear Solar Observatory dell'istituto californiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver combinato i dati di due distinte analisi: da una parte le variazioni della cosiddetta “earthshine”, ovvero la debole luminosità riflessa dal nostro pianeta verso il lato in ombra della Luna (la Terra riflette il 30 percento della luce ricevuta dal Sole); dall'altra le misurazioni raccolte dai satellite della NASA Clouds ed Earth's Radiant Energy System (CERES), specializzati nelle studio delle nuvole.

Incrociando tutti i dati, come indicato, la riflettanza terrestre o albedo è calata dello 0,5 percento negli ultimi anni, col nostro pianeta che sta riflettendo “circa mezzo watt in meno di luce per metro quadrato rispetto a 20 anni fa”, hanno spiegato gli autori dello studio in un comunicato stampa. Ma cosa c'entrano i cambiamenti climatici con la riduzione dell'albedo della Terra? Va tenuto presente che ci sono due fattori a influenzare la luce riflessa dal nostro pianeta: le variazioni periodiche nella luminosità del Sole (che non sono state osservate) e la capacità di riflettere la luce della Terra. In questo caso specifico, spiegano i ricercatori, è stata osservata una significativa riduzione delle nubi basse luminose e riflettenti che stazionano sull'Oceano Pacifico orientale, un calo associato a un aumento della temperatura del mare che è a sua volta legata ai cambiamenti climatici. “Il calo dell'albedo è stata una sorpresa per noi quando abbiamo analizzato gli ultimi tre anni di dati dopo 17 anni di albedo quasi piatta”, ha dichiarato il dottor Goode.

In parole semplici, meno nuvole significa meno luce riflessa verso lo spazio e più radiazione luminosa assorbita dall'oceano, processo che determina l'aumento delle temperatura del pianeta e avvia un circolo vizioso di cambiamento climatico. Gli scienziati ritenevano che il riscaldamento globale avrebbe favorito la formazione di nuvole luminose e riflettenti, che a loro avrebbero aumentato l'albedo della Terra e mitigato l'innalzamento ulteriore delle temperature (non a caso alcuni scienziati vogliono combattere il clima impazzito con nuvole create artificialmente). Ma in base a quanto evidenziato dalle analisi i cambiamenti climatici "cancellano" queste nuvole e favoriscono un ulteriore innalzamento della febbre della Terra, determinandone anche un oscuramento. I dettagli della ricerca “Earth's Albedo 1998–2017 as Measured From Earthshine” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Geophysical Research Letters.

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