La Spiaggia Rosa di Budelli preda di pubblicitari-vandali: violato il Parco della Maddalena
Cinquanta euro ciascuno. E' quanto hanno dovuto pagare per aver violato l'isola di Budelli 15 inglesi: si tratta di operatori e modelle arrivati sull'isola per girare uno spot per una sconosciuta azienda di divani. L'isola di Budelli fa parte dell'arcipelago della Maddalena; possiede anfratti mozzafiato, tra cui la celebre Spiaggia Rosa. Il caratteristico quanto inusuale colore dei granelli di sabbia è dovuto alla presenza di un microorganismo che prende il nome di Miniacina miniacea. Uno spettacolo incantevole che affascinò anche Michelangelo Antonioni che la scelse come set del suo "Deserto Rosso".
La fama del film diede a Budelli una notorietà internazionale. Ancora oggi, in molti sono desiderosi di vedere da vicino la Spiaggia Rosa. Budelli, però, fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena e anche la sua celebre spiaggia. Pertanto si può navigare l'isola soltanto ad una determinata distanza ed è proibito avvicinarsi in qualunque modo. L'isola, infatti, è considerata una vera e propria oasi dove l'accesso è permesso ad una sola persona, il custode, che è anche l'unico abitante di Budelli.
Nella giornata di mercoledì, proprio il custode, Mauro Morando, ha dovuto fare i conti con un fatto insolito: il panfilo dell'agenzia pubblicitaria inglese, lungo 70 metri, ha ormeggiato nelle vicinanze dell'isola; di lì a poco sono arrivati i vandali, pronti a "prendere d'assalto" la Spiaggia Rosa. La troupe, come si vede da questa foto de "La Nuova Sardegna", incurante delle richieste del custode di abbandonare l'isola, ha installato sulla spiaggia divani e poltrone per girare lo spot della discordia. A quel punto il custode si è visto costretto a richiedere l'intervento della Capitaneria di Porto che, dopo aver obbligato il gruppo a togliere le tende ha somministrato una multa di 50 euro pro capite. Un extra irrisorio che, probabilmente, l'agenzia e l'azienda committente avevano messo in conto nel budget della campagna; un fuori programma di poco conto rispetto al vantaggio, illegale, di possedere foto esclusive in uno scenario da favola. Quando la Capitaneria è sopraggiunta, infatti, la troupe aveva già completato il servizio fotografico. Pur compiendo una gravissima violazione, il materiale acquisito sull'isola non è stato sequestrato e quindi, qualora le autorità del Parco non dovessero intervenire, potranno essere utilizzate a scopo commerciale.
Il presidente del parco Giuseppe Bonanno, proprio a seguito di quest'episodio, ha sentito la necessità di inasprire le misure per chi compia violazioni come quella di mercoledì. In relazione allo spiacevole episodio ha dichiarato: "Insieme alla capitaneria stiamo formulando una denuncia penale per danno ambientale perché la sanzione amministrativa, per quanto necessaria, non è sufficiente a tutelare un patrimonio come questo. Al momento stiamo lavorando alla stesura di un nuovo Piano Parco che per episodi di questo tipo renderà automatico il reato penale".
Come spiegano i biologi del Parco, la Spiaggia Rosa è un ecosistema delicatissimo: la sua colorazione riveste soltanto la strato superficiale della sabbia e sparirebbe qualora venisse calpestata ripetutamente, com'è successo ad esempio mercoledì. Per tutelarla, e per evitare che i turisti la prendessero di mira portandone a casa "campioni" di sabbia in bottigliette di vetro già all'atto dell'insediamento del Comitato di Gestione fu deciso di vietare la balneazione, il transito e l'ancoraggio delle imbarcazioni. Il fine, secondo quanto si legge sul sito del Parco, era di "ripristinare gli assetti naturali e per recuperare gli aspetti estetico – paesaggistici che ormai hanno assunto un valore di risonanza internazionale".