La sindrome della domesticazione colpisce i cani e cambia il comportamento
I cani che conosciamo oggi sono cambiati fisicamente e come comportamento a causa della domesticazione, vediamo insieme esattamente quali caratteristiche abbiamo modificato e perché. Ecco cosa c’è da sapere sulle conseguenze della sindrome della domesticazione del cane.
Cani diversi e uguali. I cani come li conosciamo oggi sono il frutto di un lungo processo di domesticazione iniziato 30.000 anni fa. Da allora però non è cambiato solo il ruolo del cane nel mondo, ma anche il suo comportamento e le sue caratteristiche morfologiche: insomma la domesticazione ha cambiato profondamente il nostro cane. Possiamo intuirlo osservando un Carlino e un Husky, due razze di cane che non si assomigliano molto né esteticamente, né a livello comportamentale. Per la prima volta, gli scienziati sono riusciti a dimostrare proprio che ad essere responsabile di queste differenze tra le razze è proprio la domesticazione.
Lo studio sui cani. Per giungere a queste conclusioni, gli esperti 76.158 cani dal database dei Swedish Kennel Club che ogni anno valutano i cani a livello comportamentale. In questi test, le risposte comportamentali a vari tipi di stimoli sono valutate in condizioni standardizzate e tra queste risposte ci sono anche quelle legate ai comportamenti influenzati dalla domesticazione, quindi aggressività, paura, socievolezza e giocosità (si pensa che la domesticazione abbia favorito la socievolezza e la giocosità). Con questo set di dati i ricercatori hanno avuto l'opportunità unica di testare l'ipotesi della sindrome della domesticazione su un campione di cani di dimensioni straordinarie.
Quali cani e perché. Le 78 razze canine analizzate andavano dagli Akita ai Chihuahua, passando per i Mastiff, ed erano suddivise tra antiche e moderne. Le razze antiche appartengono a un piccolo gruppo di cani in cui i geni del lupo possono ancora essere rilevati, e si ritiene che questo gruppo di razza abbia origine circa 500 anni fa. Le razze moderne, che costituiscono la maggior parte delle razze attuali di cani, non hanno componenti rilevabili del lupo e hanno un’origine databile a meno di 200 anni fa. Gi scienziati hanno optato per questa suddivisione poiché rappresenta la fase iniziale e tardiva della domesticazione del cane.
I risultati e l’effetto dell’uomo. A sorpresa gli esperti hanno scoperto che le correlazioni tra comportamenti variava tra le varie razze rappresentati le fasi iniziali e finali della domesticazione. La correlazione che ci si aspettava tra i comportamenti è generalmente forte nei casi di razze antiche, come Siberian Husky o Alaskan Malamute, ma molte correlazioni sono deboli per quanto riguarda le razze moderne, come Golder Retriever o Dalmata. Questo potrebbe voler dire che i comportamenti tipici della sindrome potrebbero essersi scollegati durante la domesticazione. Insomma, comportamenti legati alla domesticazione si possono evidenziare in tutte le razze, anche quelle già antiche.