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La quarta ondata in Germania dimostra che questa è la pandemia dei non vaccinati

La recrudescenza dei contagi, segnata da un’impennata dei ricoveri, risente di profonde sacche di resistenza ai vaccini che stanno sostenendo l’ondata che grava sugli ospedali di tutto il Paese.
A cura di Valeria Aiello
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La quarta ondata di Covid-19 è la pandemia dei non vaccinati. Lo dimostra l’impennata di casi che si sta registrando in Germania, dove si contano oltre 50mila nuove infezioni giornaliere, il dato più alto da inizio pandemia, con picchi preoccupanti nei länder con i tassi di vaccinazione più bassi. All’ospedale universitario di Giessen, una delle strutture mediche più importanti d’Europa per le malattie polmonari, i posti letto sono esauriti: il numero di pazienti Covid-19 è triplicato nelle ultime settimane, quasi la metà è in ventilazione polmonare e tutti sono non vaccinati.

A ogni paziente chiedo: perché non ti sei vaccinato?” racconta la dottoressa Susanne Herold, responsabile del reparto di malattie infettive, che ha fatto il punto sulla situazione al New York Times. “Sono persone che diffidano dei vaccini, che sospettano dello Stato e sono spesso difficili da raggiungere con le campagne di informazione pubblica”. Queste persone sono il principale motore della quarta ondata di Covid in Germania, in una combinazione di fattori che stanno alimentando la recrudescenza dei contagi, tra cui l’abbassamento delle temperature, un lento lancio dei richiami e un picco di infezioni ancora più pronunciato nelle vicine nazioni dell’Europa orientale, come la Repubblica Ceca. Secondo il quotidiano newyorkese, il fatto che la Germania attualmente si trovi in una sorta di limbo politico durante la transizione tra il governo Merkel e il neoeletto Scholz non ha aiutato.

Ma i virologi e gli esperti affermano che non c’è dubbio che siano i non vaccinati a contribuire maggiormente all’ondata di infezioni che grava sugli ospedali tedeschi. “È dovuta al nostro basso tasso di vaccinazione: non abbiamo fatto ciò che era necessario” ha aggiunto Herold, che ha fatto parte del team di scienziati che ha modellato l’impatto di una quarta ondata in Germania, avvertendo già all’inizio dell’estate come, con la variante Delta più contagiosa in circolazione, almeno l’85% dell’intera popolazione nazionale avrebbe dovuto essere vaccinata per evitare una crisi nel sistema sanitario. “Siamo ancora al di sotto del 70% – precisa l’esperta – . Non so come potremo vincere questa corsa contro il tempo con la quarta ondata. Temo che abbiamo già perso”.

Anche se i tassi di vaccinazione in Germania sono di gran lunga migliori di quelli di molti altri Stati dell’Europa centrale e orientale, dove il bilancio delle vittime di Covid-19 è in preoccupante aumento. In Romania, ad esempio, solo quattro persone su 10 hanno ricevuto due dosi di vaccino e i decessi correlati alla malattia hanno raggiunto livelli record. Tuttavia, con quasi un tedesco su tre non ancora completamente vaccinato, la copertura raggiunta in Germania è tra le più basse dell’Europa occidentale. In Belgio, Danimarca e Italia, tre persone su quattro sono completamente vaccinate. E in Spagna e Islanda, solo due su 10 devono ancora ricevere la seconda dose. Il Portogallo ha un tasso di vaccinazione vicino al 90%.

La campagna vaccinale della Germania risente di profonde sacche di resistenza ai vaccini. “Quello che stiamo vivendo è soprattutto una pandemia di non vaccinati” ha affermato il ministro della salute, Jens Spahn, all’inizio del mese. “Abbiamo due virus” ha recentemente indicato Markus Söder, il governatore del Land di Baviera che, con 427 contagi ogni 100mila abitanti è una delle regioni tra le più colpite dall’impennata dei contagi, dopo Sassonia, che ha il primato con un indice di 521 e la Turingia con 469. “Abbiamo il coronavirus e abbiamo una propaganda velenosa, che si sta diffondendo su vasta scala” ha aggiunto Söder riferendosi alla disinformazione sui vaccini.

Chi conosce in prima persona questa propaganda velenosa è Klaus-Peter Hanke, il sindaco di Pirna, una cittadina di meno di 40mila abitanti nello stato della Sassonia, che ha vissuto un’ondata di violente proteste da parte dei no-vax negli ultimi giorni del lockdown della scorsa primavera. Un cittadino su tre del distretto elettorale che include Pirna ha votato per il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) alle elezioni nazionali di settembre. Tino Chrupalla e Alice Weidel, leader del gruppo parlamentare dell’AfD, sono entrambi orgogliosamente non vaccinati ed entrambi sono risultati positivi al virus nelle ultime settimane.

A Pirna, poco meno della metà degli abitanti ha rifiutato il vaccino, contribuendo a rendere la Sassonia lo stato con il più basso tasso di vaccinazione in Germania e il più alto numero pro capite di nuove infezioni. “La volontà a ricevere il vaccino qui è bassa” ha spiegato Hanke in un’intervista. “Abbiamo cercato di contrastare questo fenomeno con il dialogo. Ma c’è un punto in cui colpisci un muro e non puoi andare oltre”. Anche a Prirna, il reparto Covid dell’ospedale sta esaurendo i posti letto, e quasi tutti i pazienti non sono vaccinati. “Nove su 10” ha affermato Hanke.

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