La pianta di coca non risente dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici e l'aumento delle temperature stanno provocando gravi danni ad alcune tipologie di piante, soprattutto nelle zone tropicali dove per questi motivi alcuni tipi di piante rischiano di sparire. Così come riportato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, tra le piante che più risentono dell'aumento delle temperature troviamo le produzioni di cacao e caffè che, a causa della siccità e dell'aumento dell'evaporazione, ridurranno il rendimento delle piante. Altri prodotti che subiranno una notevole diminuzione nella produzione sembrano essere la pianta di fagioli e le piante drupacee: pesco, susino, albicocco, mandorlo e ciliegio.
A differenza delle piatte appena citate, come sottolineano alcuni esperti al portale The Daily Climate, la pianta di coca, nota per la produzione della cocaina, è una delle piante che meno risentono dei cambiamenti climatici. Secondo gli esperti infatti, la zona in cui viene piantata la coca, nei prossimi anni sarà più calda e secca, con un aumento di temperature che arriveranno ad aumentare di circa 3-4 gradi entro la fine del secolo. Anche la diminuzione delle precipitazioni non sembra spaventare i produttori di coca, come spiega Kenneth Young, agronomo della University of Texas: la coca sopravvive con soli 500 millimetri d'acqua l'anno "i cambiamenti climatici potrebbero favorire i coltivatori offrendo loro nuovi terreni favorevoli ad altitudini maggiori". Grazie ad uno strato di cera che protegge le foglie, le piante di coca risultano molto più resistenti di altre piante tropicali e, almeno per i prossimi decenni, la pianta di coca resisterà.