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La meravigliosa cometa di Natale Leonard forse visibile a occhio nudo: dove e come cercarla in cielo

La “cometa di Natale” Leonard sta per raggiungere la massima luminosità e forse diventerà visibile a occhio nudo. Ecco dove e come cercarla nel cielo di dicembre.
A cura di Andrea Centini
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Tra gli spettacoli astronomici più suggestivi rientrano indubbiamente i passaggi delle comete, soprattutto quando questi oggetti ghiacciati diventano visibili a occhio nudo e transitano durante le festività invernali, prendendo l'appellativo di “cometa di Natale”. Nel 2021 questo (possibile) onore spetta alla cometa C/2021 A1 (Leonard) o Cometa Leonard, scoperta all'inizio di quest'anno (il 3 gennaio) dall'astronomo americano Gregory J. Leonard dall'Osservatorio di Monte Lemmon sito sulle montagne di Santa Catalina, nei pressi di Tucson, in Arizona. Lo scienziato l'ha intercettata esattamente un anno prima del suo perielio, ovvero il suo passaggio più ravvicinato al Sole, che dovrebbe verificarsi proprio il 3 gennaio 2022. Il perigeo, il punto più vicino alla Terra, sarà invece raggiunto attorno all'ora di pranzo (ora italiana) di domenica 12 dicembre, quando verrà a trovarsi a circa 35 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Secondo gli esperti questo viaggio della cometa Leonard, iniziato circa 35mila anni fa quando si trovava a limite della sua orbita ellittica, a 525 miliardi di chilometri dal Sole, sarà di sola andata; si ritiene infatti che non passerà mai più dalle nostre parti. Osservarla, dunque, rappresenta l'occasione di una vita.

Al momento, come affermato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, la visibilità della cometa è imprevedibile, dunque non sappiamo ancora se e come diventerà effettivamente visibile a occhio nudo, tuttavia ci sono delle possibilità da non sottovalutare. In questo momento, scrive lo scienziato, la cometa è visibile con un binocolo o un piccolo telescopio all'alba, nel cielo orientale; dovrebbe tuttavia aumentare di luminosità nei prossimi giorni, raggiungendo una magnitudine di + 4,3 il 12 dicembre, come riportato da space.com. Grazie a un fenomeno chiamato forward scatter, in cui le polveri della coda della cometa vengono “retroilluminate” dal Sole per via della sua posizione, la luminosità dell'oggetto celeste potrebbe aumentare in modo significativo, arrivando a essere fino a 6,3 volte maggiore rispetto alle stime attuali. Exploit di questo tipo sono stati regalati in passato dalle comete "Skjellerup-Maristany nel 1927, West nel 1976, Bradfield nel 1980 e McNaught nel 2007", come specificato da space.com. Tuttavia si tratta di oggetti celesti assai imprevedibili che potrebbero risultare “deludenti” per chi desidera osservarli solo a occhio nudo.

Va anche tenuta presente la posizione nel cielo, purtroppo molto bassa per gli osservatori dell'emisfero settentrionale, dove ci troviamo noi. In questi giorni e fino al 12 dicembre sarà visibile attorno all'alba, poi sparirà e tornerà a fare fugaci apparizioni nel cielo serale. Adesso la si può osservare nei pressi delle costellazioni Cani da Caccia e Bootes, mentre il 6 dicembre, un paio di ore prima dell'alba, sarà visibile a circa 5 gradi di distanza dalla stella Arcturus, nel cielo orientale. Per allora la magnitudine dovrebbe raggiungere +5,5; in cieli molto bui (privi di inquinamento luminoso) potrebbe essere il momento giusto per tentare l'osservazione a occhio nudo. L'8 dicembre, specifica Masi, “la Terra attraverserà il piano orbitale della cometa, rendendo plausibile la visione di una anticoda”; per l'occasione il Virtual Telescope Project farà una diretta streaming sul suo sito. Se ne terrà una anche il 3 dicembre, quando la cometa Leonard sfiorerà l'ammasso globulare Messier 3, rappresentando una "occasione ghiottissima per l’osservazione, potendo godere della visione di entrambi gli astri nello stesso campo", come spiegato da Masi.

Il 12 dicembre raggiungerà la distanza minima dal nostro pianeta, pari a circa 35 milioni di chilometri, tuttavia si troverà ad appena 10° sopra l'orizzonte, quindi servirà non solo un cielo molto buio, ma anche uno privo di ostacoli naturali e/o artificiali (come alberi, montagne ed edifici) per tentare l'osservazione. L'ideale sarebbe recarsi in un pratone in collina/montagna, oppure su una spiaggia buia. La cometa Leonard, come indicato, farà nuovamente capolino la sera del 17 dicembre, a poca distanza (apparente) da Venere nel cielo sudoccidentale. L'oggetto celeste dovrebbe essere visibile fino a Natale, per poi sparire per sempre alla nostra vista. La speranza è che la sua luminosità in crescendo permetta a tutti di poterla osservare anche a occhio nudo, come avvenuto con la Cometa NEOWISE lo scorso anno.

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