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La felicità sta nelle lunghe e intense conversazioni tra amici

Chi fra noi riesce ad avere discussioni, con amici e familiari, intense e impegnate, si sente più felice e appagato degli altri. Uno studio è andato a spiare le conversazioni di quasi 500 persone concludendo che la qualità di queste è direttamente correlata con la nostra felicità e il nostro senso di soddisfazione.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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Avere delle conversazioni interessanti e intense sembra essere il nuovo elisir della felicità. Uno studio recentemente pubblicato prende in esame la correlazione fra la qualità dei rapporti sociali che teniamo durante la giornata e il peso che questi hanno nella percezione di benessere che proviamo. I ricercatori sono andati infatti a "spiare" l'impatto delle nostre conversazioni, impegnate e meno, scoprendo che lasciarsi andare in una discussione piena di contenuti e pathos ci può rendere felici e soddisfatti, ma che la "chiacchiera" da bar sarà del tutto neutra nei riguardi del nostro umore.

Spiare le conversazioni. Cosa si sono inventati gli scienziati dell'Università dell'Arizona per effettuare questo studio? Sono andati letteralmente a spiare, attraverso un registratore chiamato EAR e ideato da loro stessi, le conversazioni di 486 persone. L'apparecchio, che il gruppo campione doveva indossare durante tutta la giornata, si accende e registra casualmente e a intermittenza le varie discussioni che si hanno nel quotidiano, per raccogliere i momenti più "candidi" e nascosti di quello che diciamo ai nostri amici e conoscenti. La scelta del campione è stata la più eterogenea possibile come studenti universitari, adulti divorziati e sopravvissuti ad una malattia grave. Dopo le registrazioni hanno completato dei sondaggi progettati per misurare la loro soddisfazione di vita, oltre a valutare la loro personalità.

Non importa se sei sei timido. Chi fra gli "spiati" ha sostenuto un maggior numero di conversazioni "impegnate" è stato valutato più felice e soddisfatto, indipendentemente dal fatto che avesse una personalità  introversa o estroversa. Questo dato ha sorpreso notevolmente i ricercatori: "Ci aspettavamo che la personalità potesse fare la differenza, ad esempio che gli estroversi beneficiassero molto di più delle interazioni sociali rispetto agli introversi o che le conversazioni ricche di contenuti  fossero più strettamente legate al benessere per gli introversi che agli estroversi, ma non sembra questo il caso", ha detto l'autrice principale Anne Milek. Gli studiosi comunque avvertono, che se è vero che non c'è stato alcun segno dell'interferenza del "chiacchiericcio" nella qualità o nella percezione di questa nella nostra vita, i discorsi inutili potrebbero essere la base per formare relazioni e rapporti sociali più impegnati, che lo studio essere alla base della nostra felicità.

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