Curare i bambini autistici come si curano i cavalli affetti da maladattamento

Studiare l'ipossia neonatale che colpisce i puledri potrebbe permettere di avere più risposte sulla sindrome di Kanner, conosciuta con il termine di “autismo” negli essere umani.
Sindrome di maladattamento
Lo stato fisico e psicologico in cui si trovano i puledri appena nati, conosciuto come sindrome da maladattamento, vede i soggetti distanti e incapaci di riconoscere la loro madre, proprio come accade per i bambini che soffrono di autismo. Secondo gli scienziati della University of California, le condizioni in cui vivono i puledri sono causate da un livello sballato di steroidi neuroattivi che modulano la percezione e che sono oggetto di studio tra i componenti chimici che giocano un ruolo fondamentale nella sindrome di Kanner.
Steroidi “sonniferi”

[Foto di UC Davis]
Questi steroidi si comportano come dei veri e propri sedativi per i cavalli quando sono nella pancia della madre: tranquillizzando il cucciolo, questo evita di scalciare e provocare danni a sé stesso e chi lo sta ospitando. Una volta nati, i livelli degli steroidi neuroattivi tornano nella normalità e il puledro riprende le sue normali funzioni vitali, quindi è cosciente, riconosce la madre e inizia a camminare.
Durante il parto
Gli esperti, che pensano che questo passaggio avvenga proprio durante il travaglio, in un lasso di tempo di 20/40 minuti, hanno verificano un'eccessiva presenza di steroidi neuroattivi proprio nei soggetti nati troppo rapidamente o da parto cesareo. Verrebbe dunque da pensare che il corpo, forse perché non pressato abbastanza, non abbia avuto il tempo necessario ad arrestare il flusso degli steroidi.
Dai puledri ai bambini

[Foto di UC Davis]
I soggetti affetti da sindrome di maladattamento, nell'80% dei casi, tornano in salute, ma solo se seguiti costantemente e obbligati a mangiare per una settimana. Partendo dalla convinzione che l'assenza di un'adeguata pressione durante la fase di nascita abbia impedito la disattivazione degli steroidi neuroattivi, provocando l'insorgere di quei sintomi che ricordano l'autismo, il professor Madigan ha dimostrato che l'utilizzo di una corda, messa intorno al torace di un puledro malato, può mimare la pressione che avrebbe dovuto sentire durante la nascita e ridurre praticamente istantaneamente questi sintomi. Basandosi su questi dati, si sta cercando di capire se tutto ciò possa valere anche per i neonati umani affetti da autismo e se quindi, proprio nel momento del parto, sia possibile intervenire.