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La Covid-19 colpisce anche gli ormoni e può causare il diabete

Le prove degli effetti sul sistema endocrino sono così rilevanti da aver portato a definire un “fenotipo endocrino” di Covid-19: “Con il diabete ci sono evidenze di un nesso bidirezionale, con studi che indicano che l’infezione può portare a nuova insorgenza in soggetti sani”.
A cura di Valeria Aiello
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Con l’evoluzione della pandemia di Covid-19 è stato progressivamente dimostrato che l’infezione virale da Sars-Cov-2 può danneggiare gravemente non solo i polmoni, ma molti altri organi, compreso il sistema endocrino, influenzato in modo diretto o indiretto dagli esiti della malattia. Le prove del suo coinvolgimento, evidenziato da un crescente numero di studi, sono risultate così rilevanti da aver portato alla definizione di un “fenotipo endocrino” di Covid-19, come indicato dalla Società Europea di Endocrinologia (ESE) in un aggiornamento della propria posizione sulla rivista Endocrine.

Un fenotipo endocrino ben definito – indica il team di esperti incaricato dall’ESE di esaminare gli studi sulla correlazione – può essere di aiuto nel preservare lo stato di salute e prevenire gli esiti avversi di Covid-19 sia nella popolazione generale sia nelle persone con malattie che interessano il sistema endocrino”.

Secondo Manel Puig dell’Università Autonoma di Barcellona, in Spagna, e primo autore della dichiarazione, l’evidenza della correlazione è chiara. “L’effetto sugli ormoni non può essere ignorato – ha affermato Puig – . Dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze endocrine di Covid-19 per i pazienti con una condizione endocrina nota, come diabete, obesità o insufficienza surrenalica, ma anche per le persone senza una condizione nota. La carenza di vitamina D, ad esempio, è molto comune, e la consapevolezza che questa condizione sia emersa frequentemente nei pazienti ospedalizzati con Covid-19 e possa avere un impatto negativo sugli esiti della malattia non dovrebbe essere presa alla leggera”.

Dall’analisi degli studi, coordinata dal professor Andrea Giustina, primario di Endocrinologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente dell’European Society of Endocrinology, è emerso che il diabete è una delle malattie più frequentemente associate alla gravità e alla mortalità di Covid-19. “La mortalità nel diabete di tipo 1 o di tipo 2 è costantemente aumentata durante l’anno della pandemia e stanno emergendo prove che può esistere una relazione bidirezionale tra diabete e Covid-19, sia in termini di peggioramento delle condizioni esistenti che di nuova insorgenza del diabete” indicano gli esperti.

Tendenze simili sono state identificate anche nei i pazienti con obesità. “L’obesità aumenta la suscettibilità a Sars-CoV-2 e il rischio di esiti avversi legati a Covid-19 – osservano gli autori della dichiarazione, indicando come “la gestione nutrizionale sia importante sia per i pazienti con obesità o denutrizione al fine di limitare la loro maggiore suscettibilità e gravità dell'infezione”. D’altra parte, condizioni come la ipovitaminosi D, la carenza di calcio e la salute delle ossa “sono altre aree che mostrano un crescente corpo di evidenze, per cui sono necessari monitoraggio e soluzioni migliori per i pazienti”.

Per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid, le prove disponibili suggeriscono che l’immunizzazione “non dovrebbe essere gestita in modo diverso nei pazienti con malattie endocrine stabili”. Tuttavia, per i pazienti con insufficienza surrenalica “può essere necessario un aggiustamento del trattamento con glucocorticoidi per affrontare gli effetti collaterali come la febbre”.

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