La comandante dell’ISS Samantha Cristoforetti: “Non darò ordini, sarò una facilitatrice”
"Sono onorata e sento tutta la responsabilità di questo ruolo di leadership" sulla Stazione spaziale internazionale: essere comandante in orbita "non significa dare ordini, ma essere un facilitatore", per coordinare al meglio il lavoro di squadra e fare in modo che "ogni problema possa essere risolto". Sono le parole pronunciate dall'astronauta dell'Agenzia spaziale europea (ESA) Samantha Cristoforetti, al suo primo evento pubblico – una diretta in streaming sulla web tv dell'ESA – dopo la nomina a comandante della Stazione spaziale internazionale (ISS), ruolo che ricoprirà nella sua prossima missione in orbita nel 2022.
L'ufficiale ha inoltre espresso tutta la sua gratitudine nei confronti della sua famiglia che la sta supportando e che si prenderà cura dei suoi due figli nel corso della prossima missione. "Quando sono partita per la prima missione" Futura, sette anni fa, "non avevo ancora figli ed era tutto più facile", ha detto AstroSamantha. "Ora ho due bambini e questo è un fatto che devo considerare e di cui mi devo preoccupare. Come tutti gli astronauti, posso dire che possiamo fare questo lavoro incredibile perché abbiamo il pieno supporto delle nostre incredibili famiglie. Anche io posso farlo perché so che i miei bambini sono ben accuditi e sono in buone mani. Questo significa che il mio partner e i miei familiari devono fare dei sacrifici per permettermi di realizzare il mio sogno e per questo sono incredibilmente grata".
Samantha Cristoforetti – astronauta italiana dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) – sarà la prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La scienziata, alla sua seconda esperienza dopo la missione "Futura" (ISS Expedition 42/43) tenutasi tra il 2014 e il 2015, partirà dalla base della NASA di Cape Canaveral (Florida) nella primavera del 2022. Sarà accompagna dagli astronauti Kjell Lindgren e Bob Hines dell'agenzia aerospaziale americana e partirà (per la prima volta) a bordo di una navetta privata, la Crew Dragon di SpaceX, la società del magnate sudafricano naturalizzato americano Elon Musk.