La carne rossa è cancerogena? Attesa per l’annuncio dell’OMS
Lunedì potrebbe arrivare da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità un annuncio che segnerà un grande passo nella storia dell'alimentazione. Sembrerebbe infatti che l'agenzia dell'ONU si prepari ad inserire la carne rossa nella lista delle sostanze cancerogene all'interno della quale possiamo trovare il fumo, l'arsenico, l'alcol e l'amianto. L'Enciclopedia dei Cancerogeni, così viene definitiva, comprenderà, secondo fonti non ancora confermate dall'annuncio ufficiale, sia la carne rossa vera e propria, che quella lavorata, utilizzata cioè per la produzione di bacon, salsicce e hamburger.
Tra il 6 e il 13 ottobre di quest'anno, l'International Agency for Research on Cancer (IARC) ha effettuato a Lione, in Francia, alcune valutazioni sui rischi cancerogeni della carne rossa e lavorata per gli esseri umani per conto proprio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e i risultati ottenuti farebbero riferimento proprio alla decisione di inserire questo tipo di alimenti nella tanto temuta lista.
Se così dovesse essere, le conseguenze per le catene di fast food e per l'industria della carne in generale potrebbero essere disastrose. Ma non si tratta di una novità.
Nella realtà dei fatti, la carne rossa e i suoi derivata già da molti anni sono accusati di essere cancerogeni. Già in passato alcuni studi hanno dimostrato come l'eccesso di proteine animali possa aumentare il rischio di morire di tumore del 353%. A scatenare il cancro, sempre secondo altri studi, sarebbe uno zucchero, Neu5Gc, contenuto proprio nella carne rossa che provoca una smisurata reazione da parte del sistema immunitario che produce troppi anticorpi che in teoria hanno il compito di combattere lo zucchero, ma che in pratica stimolano le infiammazioni e la crescita dei tumori.
Non ci resta che attendere lunedì per scoprire se davvero la carne rossa e quella lavorata verranno inserite nell'elenco delle sostanze cancerogene per l'essere umano. Solo a quel punto potremo farci un'idea delle possibili conseguenze sul mercato di riferimento.