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La Campania punta alle energie rinnovabili (VIDEO)

Soddisfare il fabbisogno energetico della regione attraverso il fotovoltaico: proposta una legge regionale d’iniziativa popolare per la diffusione dell’energia solare su tutto il territorio campano, rivelatasi un successo inaspettato.
A cura di Daniela Caruso
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Impianti fotovoltaici in Campania

Il fabbisogno energetico della Regione Campania soddisfatto interamente dall'energia solare. Il fotovoltaico, dunque, rappresenterebbe una valida alternativa da adottare per produrre energia, rispettando l'ambiente. Si è discusso di questa importante tematica al convegno ‘Campania Solare', organizzato dal Comitato promotore della legge regionale d'iniziativa popolare per la diffusione dell'energia solare su tutto il territorio campano. L'incontro si è tenuto all'Università Parthenope di Napoli. All'incontro ha preso parte anche il primo cittadino, Luigi De Magistris. Il sindaco della città partenopea, in merito alla questione, ha dichiarato che "Nel 2012 molte scuole della nostra città saranno coperte da energia solare e anche i progetti che stiamo facendo sull'illuminazione della città vanno in questa direzione. Solare significa ambiente pulito e risparmio di costi". La legge ora passa nelle mani del Consiglio comunale.

Un grande successo per la legge popolare, che ha ottenuto più di 200 mila firme in 50 comuni: a rivelare la grande adesione dei cittadini al progetto che punta alla diffusione delle energie rinnovabili, Antonio D'Acunto, presentatore della legge e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania. "Quella del Sole è un'energia pulita a costo zero" – spiegano – è la fonte della vita ed è possibile annullare le fonti fossili come il carbone e il petrolio. Attraverso il fotovoltaico, dunque, si risparmierebbe di importare energia da vari Paesi del mondo, come l'Africa e la Russia, per abbracciare, così un metodo rivoluzionario che punta al rispetto dell'ambiente, evitando l'esaurimento dei metalli presenti in natura. Per cambiare le modalità di produzione dell'energia oggi ci sarebbe, dunque, bisogno di un cambiamento di stampo culturale per tendere a un "modello energetico e sociale a beneficio di tutti".

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