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La bufala del tampone che “rompe la barriera sanguigna ematoencefalica del cervello”

L’ennesima clamorosa fake news messa in rete da un noto canale complottista non è neppure originale: copiata da un post pubblicato una decina di giorni prima da un utente Facebook.
A cura di Valeria Aiello
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Ci risiamo. Dopo il vaccino finanziato da Bill Gates per impiantare sottopelle un microchip attivato dal 5G, il virus sottratto dalle spie cinesi al Canada o forse sfuggito ai laboratori di Wuhan, ecco spuntare una nuova bufala sul coronavirus: ultima in ordine di tempo ma probabilmente la più clamorosa dal momento che il test del tampone servirebbe a “rompere la barriera sanguigna ematoencefalica del cervello”.

La bufala del tampone

Nonostante non sia necessaria alcuna specializzazione in medicina per capire che quella delle “bacchette” (questo il nome scelto per indicare il bastoncino del test) è l’ennesima fake news di questa pandemia mondiale, sono migliaia le persone che l’hanno presa per buona e in queste ore la stanno condividendo sui social e sulle chat di Whastapp. Ecco il testo:

Inserendo quelle bacchette nel naso si desidera rompere la barriera sanguina ematoencefalica del cervello, affinché qualsiasi microbo possa penetrare attraverso quei vasi sanguigni rotti nell’organismo!!! Ecco perché molti asintomatici iniziano ad avere sintomi dopo l’esame!!!”.

L’evidente paradosso, secondo quanto ricostruito da Open, parte da un video pubblicato lo scorso 16 agosto su Youtube dal canale complottista Radio Greg. Il tutto inizia con l’immagine di quella che sembra essere la procedura di un tampone. Di seguito, è riportato un video condiviso su Facebook dal novax Roberto Petrella. Un contenuto confezionato ad hoc con il fine di catturare i click degli utenti che credono alle teorie negazioniste sul coronavirus.

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Tuttavia, da un rapida indagine sui social, emerge perfino che la teoria delle “bacchette" non è neanche originale dal momento che sia l’immagine sia il testo che la accompagna arrivano da un post pubblicato lo scorso 4 agosto dall’utente Debora su Facebook. Riguardo invece al timore che le “bacchette” vadano a perforare la barriera ematoencefalica, non possiamo che sottolineare che una delle caratteristiche del tampone è quella di avere un suo punto di rottura, cioè una sorta di scanalatura posizionata al centro del bastoncino che serve proprio ad evitare qualsiasi tipo di danno che possa derivare da un eventuale utilizzo scorretto. In altre parole, è il caso di dire bye bye alla farsa copiata!

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