L'uragano Irene verso New York e Washington: paura e allerta tsunami nella Grande Mela
18.26- E' passata la paura. L'uragano Irene, poi declassato a tempesta tropicale, si è rivelato meno pericoloso del previsto. E già iniziano a levarsi le polemiche sull'eccessivo allarmismo cui hanno contribuito anche le autorità statunitensi.
18.11- "Un giorno piovoso a Londra è peggio che quello che abbiamo visto qui". E' questa la curiosa affermazione di un turista londinese.
18.05- Battery Park torna alla normalità. A Battery Park, una delle zona evacuate, le acque si sono ritirate: la gente scende per le strade e c'è persino chi fa jogging. Il vento, però, è ancora sostenuto.
17.55- Janet Napolitano: "Irene si sta allontanando". Il segretario alla sicurezza nazionale, Janet Napolitano ha dichiarato che la tempesta tropicale sta lasciando New York per proseguire verso la costa nord. Anche per Napolitano il peggio è passato, anche se "non possiamo ancora dire di essere fuori dai guai". Il problema resta la mancanza dell'elettricità.
17.30- "Il peggio è passato"- Il commissario per le emergenze di New York Joseph Bruno, raggiunto dalla Cnn, ha fatto sapere che "il peggio è alla spalle, nonostante ci siano ancora alcune areee inondate e zone in cui persiste la pioggia".
17.13- I morti sono 12. Le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta tropicale Irene sono complessivamente 12, metà delle quali del North Carolina.
16.51- A Washington riprendono i voli. Ripresa l'attività aerea su Washington, mentre gli aeroporti di New York restano ancora chiusi.
16.42- La gente scende in strada. In città ha smesso di piovere e, secondo il servizio meteorologico, per diverse ore non dovrebbero più esserci precipitazioni. La gente s'è riversata in strada, curiosa di vedere i danni provocati dalla tempesta tropicale.
16.20- Allagamenti nella zona sud di Manhattan. Le piogge della tempesta tropicale Irene hanno allagato diverse strade della zona meridionale di Manhattan.
16.16- Nella zona a sud-est di New York non piove più. Ha smesso di piovere nella zona a sud-est della Grande Mela, ma il rischio inondazioni non è stato ancora scongiurato. Previsto per le 17.00 un secondo picco di alta marea.
16.00- East Cost: 4 milioni di persone senza elettricità. Il numero di persone che non dispone di corrente elettrica è salito a 4 milioni, 50mila nella sola New York. Il dato è stato diffuso dai media americani. Adesso la paura è quella di un gigantesco black out che possa paralizzare completamente la città.
15.30- L'uragano è a Coney Island. Alle 15 ora italiana Irene ha raggiunto Coney Island; i venti soffiano alla velocità di 104 chilometri all'ora.
15.20- "I danni provocati da Irene sono quantificabili in miliardi di dollari". Lo ha dichiarato il governatore del New Jersey Christie all'emittente Nbc.
15.11- Il Centro nazionale uragani ha declassato Irene da uragano di categoria 1 a "tempesta tropicale". La potenza del fenomeno al momento sembra essere inferiore a quanto ci si aspettava
14.50- Cresce la paura per le possibili inondazioni. Il fiume Hudson ha superato gli argini.
14.41- A Lower Manhattan si alza il livello dell'acqua. E' salito il livello dell'acqua a Lower Manhattan, zona precedentemente sottoposta a disposizione di evacuazione. A Brooklyn numerose strade sono allagate.
14.05 – L'uragano spegne la East Coast. Sono almeno tre milioni le persone rimaste senza luce dopo il passaggio di Irene. 50.000 nella sola New York. Intanto peggiorano le condizioni atmosferiche: la pioggia si fa sempre più battente e il vento sempre più forte. L'uragano, dicono gli esperti, resta nella categoria 1, ma potrebbero formarsi piccoli tornado all'interno della Grande Mela.
14.02- Il cuore dell'uragano è giunto a New York.
12.20 – Irene si sta avvicinando al suo apice. L'uragano ha colpito per la seconda volta il New Jersey, in una zona non lontana da New York. I venti avrebbero raggiunto i 130 chilometri all'ora, secondo il centro nazionale degli uragani (NHC).
11.00 – Allarme Tornado: Violenti Tornado si stanno formando in diverse zone degli Stati Uniti colpite da Irene. Questi eventi atmosferici più circoscritti e di breve durata rispetto ad un uragano sono però anche più violenti.
06.00 – Sindaco Bloomberg: "Il tempo di evacuare è scaduto: ora state al riparo, state a casa. "L'estremità dell'uragano è già su di noi". E' l'appello del sindaco di New York Michael Bloomberg all'arrivo di Irene sulla Grande Mela.
02:30 (28 agosto) – E' di nove morti il primo bilancio della furia dell'uragano Irene. La furia dell'uragano ha fatto più danni in Nord Carolina e Virginia: 6 vittime. Tra loro anche un bambino di 11 anni, ucciso da un albero sradicato dalla forza delle raffiche di vento.
18.10- Chiude la metro di New York. E' la prima volta che la metropolitana della città chiude per un fenomeno atmosferico. Il servizio riprenderà solamente nella mattinata di lunedì.
18.00- Arriva la prima vittima. Il temuto uragano Irene ha fatto la sua prima vittima in North Carolina: si tratta di un uomo che è stato colpito da un albero abbattuto dalle forti raffiche di vento. Nell'area interessata dalla tragedia il vento sta soffiando a una velocità di quasi 100 chilometri orari.
17.20- L'uragano si sta avvicinando a New York. Nella Grande Mela sta iniziando a piovere. I cittadini stanno prendendo d'assalto i supermercati rimasti aperti, facendo incetta di generi di prima necessità.
16.20- Le persone evacuate saranno 370.000. Il sindaco Michael Bloomberg ha fatto sapere che l'evacuazione riguarderà 370.000 persone. Un numero cresciuto in maniera considerevole rispetto alle 250.000 previste ieri. Il sindaco ha inoltre invitato la cittadinanza a non utilizzare ascensori (che potrebbero bloccarsi) e a sostare nei piani bassi degli edifici.
15.25 – Il sindaco Bloomberg: “Lasciate la città”. Bloomberg ha parlato nel corso di una conferenza stampa e ha invitato i cittadini a lasciare la città. A New York le evacuazioni procedono e questo “va benissimo” ma “dobbiamo prepararci al peggio“, secondo le parole del sindaco di New York, Michael Bloomberg.
"Un uragano che resterà nella storia" con queste parole ieri Barack Obama, di ritorno dalla sua pausa estiva a Martha's Vineyard, ha definito l'uragano Irene che sta per abbattersi sull'East Coast degli Stati Uniti e che stanotte dovrebbe spazzare New York. L'allarme sta scatenando una vera e propria psicosi tra la popolazione delle aree interessate al passaggio di Irene, sebbene l'intensità dell'uragano sia passata dal livello 2 al livello 1 della scala Saffir-Simpson.
New York si prepara ad accogliere l'ospite indesiderato con tutte le precauzioni del caso: nonostante il declassamento dell'uragano, infatti, la situazione resta allarmante e il sindaco Bloomberg ha deciso di correre ai ripari. Oltre all'ordine di evacuare per 250.000 persone residenti nella zona, Bloomberg ha previsto la chiusura degli aeroporti della Grande Mela almeno per sabato e domenica: fuori uso, dunque, il JFK, La Gaurdia e il Newark Liberty da cui non partirà né arriverà alcun volo interno e internazionale. Dalle ore 12 ora locale, a New York sarà chiusa anche la metropolitana e, in generale, la rete del trasporto pubblico verrà interamente bloccata. Chiusi alla circolazione anche i ponti che collegano la città, se le raffiche dovessero farsi piuttosto intense.
Secondo quanto riporta la stampa estera, sarebbe stato dichiarato lo stato di allerta per ben 10 Stati: New York e North Carolina in primis, ma anche Virginia, Maryland, Delaware, Pennsylvania, New Jersey, Connecticut, Massachusetts e Maine. Oltre alle raffiche, che potrebbero superare anche i 100 km/h, il vero pericolo riguarda la possibilità di tsunami. Secondo gli esperti che da giorni stanno monitorando la situazione a New York potrebbero esserci onde alte oltre 10 metri. In previsione di un simile rischio, tutte le attività commerciali nella Grande Mela abbasseranno le saracinesche.
Il terrore per la tempesta tropicale attanaglia gli americani che hanno ancora negli occhi la distruzione provocata nel New Jersey dall'uragano Katrina. Era il 2005 e i danni del passaggio del tifone furono immani: centinaia di persone persero la vita e moltissime abitazioni e uffici furono sommersi o spazzati via. Ad ogni modo, secondo una prima stima, i danni che Irene potrebbe provocare al suo passaggio si attestano sui 14 miliardi di dollari.