L’olfatto degli esseri umani è sviluppato quanto quello degli animali

Il nostro olfatto è molto più potente di quanto crediamo: la convinzione per cui questo senso non sia molto sviluppato è in realtà un mito che dura 150 anni, ma che non ha mai ottenuto dimostrazioni scientifiche. A sfatare questo mito è il neuroscienziato John McGann, della Rutgers University, che, dopo 14 anni di studio, ha pubblicato su Science la sua ricerca intitolata “Poor human olfaction is a 19th-century myth”.
Lo studio. Per giungere alle sue conclusioni, McGann ha studiato il nostro olfatto per 14 anni esaminando dati e testi che, in passato, hanno aiutato ad alimentare l'errata convinzione per cui il nostro senso è meno sviluppato a causa delle ridotte dimensioni del bulbo olfattivo (il primo punto in cui vengono elaborate le informazioni). Secondo lo scienziato però la realtà dei fatti è un'altra.
Il nostro super olfatto. Il ricercatore sostiene che il nostro olfatto sia sviluppato tanto quanto quello di altri mammiferi, cani compresi. Secondo McGann, l'essere umano è in grado di distinguere un trilione di odori e non 10.000 come sostenuto sino ad oggi.
Il responsabile del mito. A dare vita a questo mito potrebbe essere stato Paul Broca, nel 19esimo secondo: secondo l'antropologo e chirurgo, la nostra area olfattiva è più piccola rispetto al resto del cervello perché gli esseri umani non hanno bisogno di sopravvivere utilizzando questo senso, come invece accade per gli animali o i cani. Ma in realtà questa connessione non è scientificamente valida.
L'olfatto dei cani. I cani sono considerati il massimo esempio di animale dalle doti olfattive estremamente sviluppate. Questi animali infatti sono in grado di analizzare nel dettaglio le informazioni che riescono a trovare nell'urina. Allo stesso tempo però, noi umani riusciamo a distinguere le diverse caratteristiche di un vino, viceversa i cani non ne sono capaci.
Olfatto e umore. L'olfatto per noi è molto più importante di quello che crediamo, oltre ad essere molto sviluppato: un odore è infatti capace di influenzare il nostro umore, di riportarci alla mente ricordi ed emozioni e modifica le nostre percezioni.
[Foto copertina di Pezibear]