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L’occhio elettronico di Sentinel 2 vigila sullo stato di salute della Terra

I due satelliti, il cui costo complessivamente è stato di circa di 340 milioni di euro, fanno parte di uno “stormo” che verrà a costituirsi in pochi anni. Il programma Copernicus prevede il lancio di una decina di satelliti caratterizzati da specifiche differenti.
A cura di R. Z.
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Il satellite Sentinel-2 dell'Esa, lanciato alle 3.52 italiane di questa notte dalla base di Kourou (Guyana Francese), vigila sulla Terra. Posizionatosi in un’orbita stabile, a circa 800 chilometri di altezza, è il secondo dei satelliti sviluppati nel corso del programma europeo Copernicus. Grazie ai suoi innovativi strumenti, per almeno sette anni, svelerà i “colori” del nostro Pianeta così da poterne controllare lo stato di salute. Sentinel 2 può infatti scrutare la superficie del nostro mondo in 13 diverse bande spettrali, ossia “pacchetti” di lunghezze d'onda che vanno dal visibile fino al vicino infrarosso.

 Ambiente sotto controllo. "Con questo successo facciamo 5 su 5 – ha commentato Stephane Israel, presidente e direttore generale della Arianespace -, bravissima Italia”. Ma a breve il satellite sarà raggiunto e affiancato dal suo gemello Sentinel 2B, e negli anni successivi da altri Sentinel. “Grazie a questa prima coppia – ha sottolineato Israel – sarà possibile monitorare qualsiasi punto del pianeta ogni cinque giorni".

Nei prossimi anni in orbita una decina di satelliti Sentinel. I due satelliti, il cui costo complessivamente è stato di circa di 340 milioni di euro, fanno parte di uno “stormo” che verrà a costituirsi in pochi anni. Il programma Copernicus, finanziato complessivamente con 2,3 miliardi di euro (1,6 da parte dei paesi membri dell'Esa e 600.000 euro dalla Commissione Ue) prevede il lancio di una decina di satelliti caratterizzati da specifiche differenti. "Il messaggio dell’Enciclica del Papa – ha spiegato Volker Liebig, direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) – ha un grande impatto mediatico capace di sensibilizzare tutti alla necessità di salvaguardare l'ambiente in cui viviamo e di attirare una forte attenzione dei politici e dei media soprattutto in vista della prossima conferenza delle Nazioni Unite a Parigi".

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