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L’Europa punta su Europa: nel 2022 rotta verso la luna di Giove

L’Agenzia spaziale europea ha annunciato la prossima grande missione spaziale di esplorazione, che partirà tra dieci anni: obiettivo, svelare i segreti di Europa e delle altre lune di Giove.
A cura di Roberto Paura
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Dopo lo spettacolare atterraggio dell’orbiter Cassini sulla superficie di Titano, la più misteriosa delle lune di Saturno, nel 2004, che ne svelò l’incredibile idrologia, gli oceani e i fiumi di metano, l’atmosfera simile a quella della Terra primordiale, ora gli occhi degli scienziati sono tutti puntati sui satelliti di Giove. Sarà questa la destinazione finale di Juice, la nuova missione scelta dall’ESA – l’Agenzia spaziale europea – per portare avanti l’esplorazione del sistema solare. Partirà tra dieci anni, nel 2022, e dopo un lungo viaggio sfruttando gli “assist” gravitazionali degli altri pianeti interni del Sistema Solare, raggiungerà il gigante gassoso nel 2030.

La nuova missione di punta dell'ESA – Una missione data per certa da molti addetti ai lavori ancora prima dell’annuncio ufficiale, qualche giorno fa. Juice si contendeva i finanziamenti dell’ESA e dei paesi membri dell’Agenzia con altre due missioni, di natura più prettamente scientifica: Athena, un telescopio spaziale pensato per studiare l’astrofisica delle alte energie, e Lisa/Ngo, una costellazione di tre satelliti per lo studio delle onde gravitazionali. Ma l’ESA ha fatto la sua scelta, decidendo di puntare maggiormente sull’esplorazione, seguendo la NASA che analogamente in questi ultimi anni ha rilanciato in grande stile le missioni robotiche nel Sistema Solare: le ultime in ordine di tempo verso Saturno, Mercurio, Marte (vi atterrerà il nuovo rover Curiosity il prossimo agosto), senza contare le sonde in viaggio verso Giove e Plutone.

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Le lune di Giove – Su Giove in particolare si concentra l’attenzione degli scienziati. Non tanto e non solo sui segreti del gigante gassoso e dei suoi straordinari fenomeni atmosferici e magnetici, che saranno oggetto di studio da parte di Juno, la missione della NASA che raggiungerà Giove nel 2016. Ma soprattutto alcuni dei suoi più grandi satelliti: Callisto, che tra tutti i corpi celesti del Sistema Solare è quello più martoriato di crateri; Ganimede, l’unica luna gioviana dotata di un proprio campo magnetico; ed Europa, la luna ghiacciata che potrebbe celare sotto la sua calotta un oceano di acqua e magari forme di vita primordiali. Juice avrà l’obiettivo di misurare lo spessore della calotta di ghiaccio di Europa, utile per stimare la possibilità di scoprire forme elementari di vita al di sotto, e dovrà inoltre identificare i migliori siti di atterraggio di un futuro rover che avrà il compito di perforare la calotta e fare finalmente luce sui misteri di Europa. Ci vorranno anni perché quest’ultimo obiettivo si traduca in realtà, ma l’ESA ci crede.

I costi di Juice – Nel 2004 l’Agenzia spaziale europea lanciò il bando che invitava la comunità scientifica a proporre obiettivi per una missione di classe L (large), le “grandi” missioni di bandiera dell’ESA. Dopo un lungo iter, i 19 paesi membri del consiglio scientifico dell’Agenzia – tra cui l’Italia – hanno fatto cadere la loro scelta su Juice, acronimo di “JUpiter ICy moons Explorer”, nome che non nasconde l’obiettivo principale, che è quello di studiare le lune ghiacciate di Giove per scoprire se possa esservi vita o se vi fosse stata in passato. Il costo complessivo della missione sarà di 800 milioni di euro per la parte di competenza dell’ESA, ossia realizzazione della sonda, lancio e spese operative, mentre le rispettive agenzie nazionali finanzieranno i singoli strumenti scientifici che saranno installati sulla sonda.

Il contributo italiano – L’ASI – l’Agenzia spaziale italiana – sarà in prima fila, come sempre, per garantire che l’Italia metta in campo tutto il suo know-how tecnologico a favore del buon esito della missione. Le varie aziende aerospaziali del nostro paese, insieme ai laboratori di ricerca delle principali università, competeranno con i loro partner degli altri Stati membri dell’ESA in una prossima call per individuare la strumentazione scientifica da ospitare a bordo di Juice. Un’occasione importante per finanziare la ricerca scientifica e tecnologica e realizzare nuove tecnologie d’avanguardia, creando nuovi posti di lavoro ad alta professionalizzazione, incoraggiando l’innovazione, promuovendo l’eccellenza.

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