L’Australia si sta spostando verso nord, ecco le conseguenze
Gli spostamenti tettonici stanno muovendo l'Australia che adesso si trova a 1,5 metri più a nord rispetto a 22 anni fa e questo sta mandando il confusione il segnale GPS globale. Per rimediare al problema, il governo del continente ha annuciato ufficialmente che la latitudine e la longitudine attuali che geolocalizzano l'Australia verrano modificate e aggiornate con la nuova posizione.
Quella australiana è la placca continentale più rapida del mondo, si sposta infatti di circa 7 centrimetri ogni anno e questi spostamenti repentini hanno come risultato più scontato i terremoti. Ma non solo. Se di certo non rappresentano un vero e proprio impedimento attuale per la navigazione verso casa, questi movimenti verso nord un domani, quando ad esempio il segnale GPS sarà ancor più preciso rispetto ad oggi e quando potremmo avere automobili che si guidano da sole, potrebbero risultare pericolosi.
Niente paura però perché il governo, come dicevamo, si sta già occupando di aggiornare entro il 2017 la nuova posizione, così come è già in programma l'aggiornamento per il 2020 quando il continente dovrebbe essersi spostato di altri due metri.
Quello australiano non è l'unico esempio di spostamento di placca. In generale infatti tutto il nostro Pianeta è in continuo movimento, ad esempio nel 2004 il terremoto di magnitudo 8.1, avvenuto nell'Oceano Pacifico il giorno prima dello tsunami dell'Oceano Indiano, ha distanziato l'Australia dalla Tasmania di qualche millimetro, così come il terremoto in Nepal dell'anno scorso ha ridotto l'Himalaya di 1,5 metri. Insomma, nulla resta sempre uguale a sé stesso e se prima non ci accorgevamo di questi cambiamenti, o se comunque non influivano più di tanto sulla nostra vita quotidiana, adesso con le nuove tecnologie non possiamo far altro che tenerci costantemente aggiornati.
