Inquinamento, nuovo record fa paura, il nostro futuro sarà disastroso: danni irreversibili
L'inquinamento ha raggiunto un nuovo e pericolosissimo record che sta portando i cambiamenti climantici ad avere un impatto distruttivo e irreversibile sulla nostra vita sul Terra e le possibilità di modificare il nostro futuro sono praticamente inesistenti. Questo è quanto di terrificante emerge dal nuovo report sui gas serra della World Meteorological Organization (WMO) che fa sapere come il trend degli ultimi anni non abbia mostrato mai un'inversione e come tutto ciò quindi stia portando a cambiamenti climatici definitivi, aumento del livello del mare, acidificazione degli oceani e condizioni climatiche estreme.
Un record che fa paura. Le concentrazioni di CO2 nell'aria erano di400.1 ppm nel 2016, saliti a 403.3 ppm nel 2016 e ancora a 405.5 ppm nel 2017. Oltre alle concentrazioni di CO2, nell'aria che respiriamo troviamo sempre più metano e ossido di diazoto che hanno agevolato la dispersione di una sostanza chiama CFC-11, regolata da un accordo internazionale per progettare lo strato di ozono che è in grado di distruggere. Insomma, dal 1990 ad oggi, invece di migliorare le nostre condizioni di vita, siamo riusciti ad incrementare del 41% il forzante radioativo dei gas serra. La CO2 rappresenta circa l'82% del forzante radiativo negli ultimi 10 anni.
Una guerra ormai persa. “La scienza è chiara. Senza un rapido taglio della CO2 e di altri gas serra, i cambiamenti climatici avranno un effetto sempre più distruttivo e irreversibili sulla vita sulla Terra” spiega il segretario generale della WMO, Petteri Taalas. “La finestra dell'opportunità di agire è praticamente chiusa”, conclude.
Come 3 milioni di anni fa. Gli esperti spiegano che l'ultima volta che la Terra si è trovata in simili concentrazioni di CO2 era tra i 3 e i 5 milioni di anni fa, quando la temperatura era mediamente più calda di 2-3 gradi e il livello del mare era più alto di 10-20 metri rispetto ad oggi.
Sempre gli stessi discorsi, ma non cambia nulla. Quanto riportato dalla WMO è totalmente in linea con le notizie allarmanti comunicate dell'IPCC Specia Report sul riscaldamento globale che qualche tempo fa ci aveva avvisati del rischio di non riuscire a recuperare la situazione se non limitando ad 1,5 gradi l'incremento delle temperature, e quindi non a 2 come previsto dall'Accordo di Parigi. Tutte queste informazioni catastrofiche che continuano ad arrivarci dagli scienziati non sembrano però di fatto modificare le tendenza generale e viene da chiedersi se veramente siamo destinati a finire in balia dei cambiamenti climatici, o se prima o poi qualcosa cambierà davvero.