Immunità duratura anche negli asintomatici e in chi ha avuto una forma lieve di Covid
Per chi ha avuto una forma lieve di Covid o un’infezione asintomatica, quanto dura l’immunità protettiva? E per quanto tempo permangono gli anticorpi neutralizzanti? Una prima risposta a quelli che da mesi rappresentano alcuni dei principali dubbi di questa pandemia arriva da un nuovo studio condotto nel Regno Unito che indica la presenza di anticorpi neutralizzanti nelle 16-18 settimane successive all’infezione in circa il 90% delle persone che ha avuto una forma lieve o asintomatica di Covid-19. Un risultato che fornisce alcune importanti rassicurazioni sul fatto che la risposta immunitaria nei confronti del virus Sars-Cov-2 non sia di breve durata, come invece suggerito da ricerche precedenti, e che si traduce in una notizia incoraggiante per le campagne di vaccinazione attualmente in corso.
Anticorpi neutralizzanti anche in chi ha avuto forme lievi o asintomatiche di Covid-19
Lo studio, che ha coinvolto i ricercatori della Queen Mary, dell’Imperial College e dell’Univerisity College di Londra, ha preso in esame sia l’immunità umorale, ovvero quella mediata da molecole come gli anticorpi, sia l’immunità cellulo-mediata, ossia quella determinata da cellule come i linfociti, in particolare dalle cellule T, in 136 operatori sanitari degli ospedali di Londra, di cui 76 con una forma lieve o asintomatica di Covid-19. “Ecco la prova dell’immunità duratura che molti stavano aspettando” ha detto Aine McKnight, professoressa di Patologia virale presso il Blizard Institute della Queen Mary University di Londra.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Science Immunology, indicano infatti che “l’89% degli operatori sanitari aveva un livello rilevabile (e ritenuto protettivo) di anticorpi neutralizzanti nelle 16-18 settimane successive all’infezione e che la maggior parte degli operatori aveva anche cellule T in grado di riconoscere diverse parti del virus” e dunque di contribuire alla protezione. “Questa è una scoperta importante poiché i sintomi lievi o addirittura assenti di Covid-19 sono molto comuni e rappresentativi della maggior parte delle infezioni nella comunità – ha aggiunto Corinna Pade, coautrice dello studio e ricercatrice post-dottorato presso la Queen Mary – . Queste abbondanti risposte immunitarie danno anche speranza per l’efficacia a lungo termine dei vaccini”.
I ricercatori hanno anche osservato che non sempre la risposta umorale e quella cellulo-mediata persistevano in egual misura. “Le risposte delle cellule T tendevano ad essere inferiori a seguito di infezione asintomatica rispetto a coloro che hanno riportato sintomi di Covid-19 (come tosse secca e febbre, ndr), mentre i livelli di anticorpi neutralizzanti erano presenti indipendentemente dai sintomi” concludono i ricercatori, suggerendo buone probabilità che lo sviluppo di anticorpi ed l’eventuale risposta delle cellule T in seguito a forme lievi o asintomatiche di Covid-19 possano fornire un certo grado di protezione dalle reinfezioni.