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Il riscaldamento globale sta distruggendo le città: come stanno già cambiando in Italia e nel mondo

Il riscaldamento globale sta modificando le nostre città, e non solo il clima che caratterizza la nostra area geografica. Vediamo insieme quali sono gli effetti devastanti del riscaldamento globale che si lega ai cambiamenti climatici e all’inquinamento di cui siamo responsabili e come le città stanno già cambiando.
A cura di Zeina Ayache
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Fa caldo, e ce ne siamo accorti tutti, ma molto caldo, questo è evidente, fa un caldo anomalo, che sicuramente rende le nostre giornate più faticose. Ma quali sono le reali conseguenze di questo incremento delle temperature globali che, per la prima volta in 2.000 anni, sta toccando il 98% della Terra? Vediamo insieme come il riscaldamento globale sta distruggendo e modificando le città e come queste stiano già cambiando.

Riscaldamento globale e cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale è causato dall’inquinamento di cui l’essere umano è causa: in pratica a causa dell’eccessiva quantità di CO2 che emettiamo nell’aria, la Terra non riesce a ‘termoregolarsi’ e le temperature si alzano, costantemente, fino a diventare così alte da influenzare il clima stesso, che sta di fatto cambiando. Parliamo dunque di cambiamenti climatici.

Cambiamenti climatici, cosa vuol dire. Quando parliamo di cambiamenti climatici ci riferiamo a come il clima cambi a causa dell’incremento delle temperature: accade dunque che in alcune zone in cui il clima era mite, diventa tropicale, ai poli i ghiacciai si sciolgono, gli animali perdono il loro habitat e muoiono, le stagioni non sono più definite, si presentano repentini cambi nelle previsioni meteo, ad esempio acquazzoni improvvisi e devastanti prima di lunghi periodi di siccità.

Il caldo, i ghiacciai e il livello del mare. Lo scioglimento dei ghiacciai non significa solo la scomparsa degli orsi polari, ma anche l’innalzamento del livello del mare: insomma il ghiaccio si scioglie, diventa acqua che finisce in mare e di conseguenza il mare aumenta e si alza il livello. Tutto ciò si traduce nell’erosione delle coste e, in futuro, intere città verranno completamente sommerse e non ci saranno più. Un recente studio ha calcolato che, nel mondo, entro il 2100 il mare si alzerà tra i 28 e i 56 centimetri, se le temperature non incrementeranno di oltre +1 °C, se invece arriveranno a +1,8 °C il livello salirà tra i 37 e i 77 centimetri. Nell’ipotesi più preoccupante, un innalzamento delle temperature di +3,7 °C, porterà ad un incremento del livello dei mari tra i 57 e i 131 centimetri.

Come stanno già cambiando le città, il caso di Zermatt. Per avere un’idea di cosa dobbiamo aspettarci, e per capire che non stiamo più parlando di futuro ma di presente, ci basti pensare al caso Zermatt dove un ghiacciaio sotterraneo si è parzialmente sciolto a causa delle temperature insolitamente alte di questo periodo provocando un’alluvione devastante. Entro il 2100 la maggior parte dei ghiacciai delle Alpi sarà completamente scomparsa e l’acqua dovrà pur finire da qualche parte: pensate che tra il 1961 e il 2016, lo scioglimento ha portato ad un incremento del livello medio dei mari di 27 millimetri, e solo tra il 2006 e il 2016 l’innalzamento è stato di un millimetro all’anno, quindi un’impennata importante.

Il dramma di Città del Messico. Un tempo era chiama ‘la Venezia del Nuovo Mondo’, ma oggi è una città arida in cui il riscaldamento globale sta mettendo a dura prova la sopravvivenza della popolazione. Stiamo parlando di Città del Messico che, in questi ultimi anni, si sta trovando di fronte ad un enorme problema di siccità. L’aspetto particolare è che per quanto le precipitazioni siano in aumento, non sono comunque sufficienti per contrastare l’evaporazione e quindi il suolo si sta prosciugando sempre di più e la disponibilità di acqua è in decrescita preoccupante: questo ha conseguenze devastanti sulla popolazione, sull’agricoltura, sulle industrie e sugli ecosistemi. Città del Messico oggi è l’esempio lampante dei danni del riscaldamento globale.

E l’Italia? Un paese come l’Italia deve fare i conti con il riscaldamento globale e l’innalzamento del livello dei mari. Il report ENEA stima che la situazione sia più tragica del previsto ed entro alcuni decenni le più importanti città italiane saranno invase dal mare: parliamo di un innalzamento del livello del mare tra 0,94-1,035 metri e 1,31-1,45 metri. Le città più a rischio saranno Venezia, Napoli, Cagliari, Palermo e Brindisi. Quanto ai cambiamenti climatici relativi al riscaldamento globale, uno studio ha calcolato che, entro il 2050, Milano avrà il clima di Austin in Texas, mentre Roma sarà come Smirne in Turchia: insomma, farà davvero molto più caldo di ora.

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