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Il libero arbitrio è un’illusione creata dal nostro cervello

Quante volte al supermercato prendete un pacco di cereali senza neanche accorgervene? Pensate che questo gesto sia incosciente o volontario? Gli scienziati hanno sviluppato una nuova teoria sul libero arbitrio.
A cura di Zeina Ayache
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Sei sicuro di aver scelto consapevolmente di cliccare sul link che ti ha portato a leggere questo articolo? Le neuroscienze si interrogano da anni sul concetto di libero arbitrio e si chiedono se le nostre scelte siano effettivamente il frutto della nostra volontà o se il nostro cervello sia bravo abbastanza da portarci ad una decisione che non ci appartiene senza che neanche ce ne accorgiamo. Per capire qualcosa in più, i ricercatori della Yale University hanno sviluppato un test che ha portato a risultati sorprendenti dai quali è necessario partire per comprendere meglio come funzioni la mente umana.

Qualche anno fa, era il 1999, gli psicologi Dan Wegner e Thalia Wheatley sostenevano che quando compiamo un'azione che riteniamo intenzionale, in realtà siamo di fronte ad un'inferenza causale post hoc che i nostri pensieri abbiano provocato determinati comportamenti. In pratica è come se fossimo convinti di aver compiuto una scelta quando però non lo abbiamo fatto.

Per capirci qualcosa in più, i ricercatori della Yale University, all'interno dello studio intitolato "A Simple Task Uncovers a Postdictive Illusion of Choice" e pubblicato su Psychological Science, spiegano di aver pensato ad un test utile alla comprensione della consapevolezza delle scelte dei partecipanti. In pratica, ad un gruppo di persone sono stati mostrati 5 cerchi bianchi su uno schermo ed è stato chiesto loro di dire quale tra questi sarebbe diventato rosso. A livello di probabilità, gli scienziati sapevano che i partecipanti avrebbero dovuto rispondere nel modo giusto nel 20% dei casi.

I dati raccolti però hanno dimostrato una percentuale diversa. Quando i partecipanti avevano pochissimo tempo per rispondere, il tasso di risposta corretta saliva al 30%, quando il tempo a disposizione era di più, invece raggiungeva il 20%. Come è possibile?

Semplicemente non è possibile. Gli scienziati sostengono infatti che quando il cerchio rosso appariva rapidamente, i partecipanti venivano ingannati dal loro cervello che faceva credere loro di aver predetto la risposta quando in realtà non era così. In parole semplici: le persone vedevano prima il cambio di colore e poi se ne rendevano conto, ma questo passaggio era talmente rapido che si convincevano di averlo predetto prima che visto, quando nel momento in cui pensavano che lo stavano prevedendo in realtà lo avevano già visto.

Cosa significa tutto ciò? Sicuramente che certe nostre scelte che reputiamo inconsce sono in effetti consce. Questo tipo di illusione che crea il nostro cervello è stata definita “illusione postdittiva”. “Forse nei momenti in cui sperimentiamo una scelta – spiegano gli scienziati – la nostra mente sta riscrivendo la storia mentre ci inganna facendoci pensare che la nostra scelta (che è stata completata dopo che le sue conseguenze sono state percepite inconsciamente) sia il frutto del libero arbitrio”.

Non resta che capire se le illusioni postdittive entrino in campo quando il tempo di decisione a nostra disposizione è poco o anche in altri momenti della vita. Questo potrebbe aprire nuove ipotesi sul concetto di libero arbitrio.

[Foto di copertina di geralt]

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