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Il laboratorio di mummificazione e maschere di sepoltura ‘spuntano’ dopo 2.500 anni in Egitto

Incredibili tesori sono riemersi dalla sabbia dell’antico Egitto. In un luogo di sepoltura comune, nell’antica necropoli di Saqqara, sono state ritrovate, oltre a molte mummie, preziose maschere sepolcrali e antichi preparati per l’imbalsamazione dei corpi. Il governo egiziano sta investendo molto nell’archeologia, nella speranza di attirare di nuovo i turisti nel paese.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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Ancora un'incredibile ritrovamento in Egitto: gli archeologi hanno scoperto, dentro la famosissima necropoli di Saqqara a Menfi (antica capitale del regno e patrimonio mondiale UNESCO) un laboratorio di mummificazione e un antico luogo di sepoltura, vecchi più di 2500 anni. Dentro questi luoghi sono emersi incredibili tesori, come maschere di sepoltura e antichi preparati per il processo di mummificazione. I ricercatori egiziani sono in febbrile lavoro, per ridonare lustro al turismo del paese, duramente colpito dalla guerra civile e da una situazione di politica interna non sempre stabile, come dimostra il caso Regeni, tanto da far dichiarare al ministro delle antichità egiziano, Khaled al-Anani. "È solo l'inizio."

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Maschera. In fondo al pozzo, a 30 metri di profondità, ci sono una serie di camere funerarie scavate nella roccia che fiancheggiano i lati di due corridoi. Lì giacciono diverse mummie, bare di legno e sarcofagi. In una di queste bare, con incredibile sorpresa degli Indiana Jones tedesco egiziani che hanno curato al spedizione, è spuntata una maschera d'argento che copre il viso, molto probabilmente, di un uomo appartenente alla casta sacerdotale della ventiseiesima dinastia. "Pochissime maschere di metalli preziosi sono state conservate fino ai giorni nostri, perché le tombe della maggior parte degli antichi dignitari egiziani sono state saccheggiate nel passato" afferma sempre il ministro.

Laboratorio di mummificazione. Sempre dentro il sito archeologico è stato rinvenuto un vero e proprio laboratorio per la mummificazione contenente tutto il necessario per l'imbalsamazione. Gli antichi abitanti delle rive del Nilo ritenevano che la preservazione della salma consentisse allo spirito del defunto di riappropriarsene in tempi successivi. Reperti come vasi di ceramica contenenti viscere, misurini e oli usati per la preparazione dei corpi sono ora sotto il vaglio degli scienziati. "Siamo di fronte a una miniera d'oro di informazioni sulla composizione chimica di questi oli", ha detto Ramadan Hussein, il capo della missione tedesco-egiziana, alla conferenza stampa.

vasi per la mummificazione
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