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Il Ghiacciaio Montasio ha perso 34 metri di spessore dagli anni ’80

Lo spessore del Ghiacciaio Occidentale del Montasio, a Udine, ha perso 34 metri rispetto agli anni ’80, con una diminuzione del suo volume pari a circa un metro all’anno. Lo ha svelato un nuovo monitoraggio del ghiacciaio.
A cura di Marco Paretti
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Lo spessore del Ghiacciaio Occidentale del Montasio, a Udine, ha perso 34 metri rispetto agli anni '80, con una diminuzione del suo volume pari a circa un metro all'anno. Lo ha svelato un monitoraggio del ghiacciaio, il più basso dell'arco alpino, realizzato dalla Carovana dei Ghiacciai 2020 organizzata da Legambiente. Anche lo spessore medio della massa di ghiaccio è passato dai 15 metri del 2013 ai 10 metri che la caratterizzano attualmente. Una modifica che comunque risulta meno negativa rispetto alla situazione di molti dei ghiacciai alpini anche grazie agli accumuli di neve che a causa della conformazione a imbuto dello Jôf di Montasio continuano ad alimentarlo.

"La tappa conclusiva della Carovana dei ghiacciai ha dimostrato l'importanza dell'attività degli operatori glaciologici che integrano le tradizionali osservazioni sul terreno con i monitoraggi tecnologici" ha commentato Marco Giardino, segretario del Comitato Glaciologico Italiano. Il ghiacciaio si trova a una quota media di 1.910 metri e copre un'area pari a sette ettari. “Il ghiacciaio del Montasio Occidentale, osservato nell’ultima tappa di Carovana  è un bel esempio di resilienza ai cambiamenti climatici" ha dichiarato Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente. "È il ghiacciaio più basso in quota delle Alpi tuttavia, seppur in sofferenza, riesce a sopravvivere agli aumenti di temperatura. In questo senso assume un valore simbolico, un messaggio di resilienza per noi umani poiché la crisi climatica non è solo una sfida alla sopravvivenza, ma anche una fonte di opportunità e di nuove idee".

La scoperta è stata presentata a Malborghetto Valbruna durante una conferenza stampa indetta da Legambiente come conclusione della Carovana dei Ghiacciai. Un tour conclusosi proprio sulla cima del monte Jôf di Sompdogna, davanti al Montasio, con un saluto al ghiacciaio. Durante questo momento sono stati recitati brani di Elisa Cozzarini e Sandro Cargnelutti, mentre l'alpinista Romano Benet, marito dell'alpinista Nives Meroi, ha sottolineato la grande riduzione dei ghiacciai himalaiani nel corso degli ultimi anni.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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