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Covid 19

Il coronavirus sta influenzando i sogni delle persone?

In molti dicono di sognare più del solito e che i loro sogni hanno spesso toni più negativi: il modo in cui la pandemia sta incidendo sul nostro subconscio è già oggetto di molti articoli e sarà al centro di uno studio di un team internazionale che analizzerà oltre 1.000 immagini e storie dello strano mondo dei “sogni Covid”.
A cura di Valeria Aiello
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Un crescente numero di persone sta notando che, in questo periodo, sogna più del solito: in molti riferiscono che le immagini o le storie sono cambiate, assumendo toni più negativi, oppure sono diventate dei veri e propri incubi dai quali si risvegliano bruscamente. Un fenomeno confermato da Google che, dallo scoppio della pandemia di Covid-19, ha registrato il doppio delle ricerche web relative ai sogni e ai disturbi del sogno, e dimostrato anche da un importante sondaggio condotto nel Regno Unito secondo cui, in questi mesi, due persone su cinque hanno sofferto di risvegli improvvisi come conseguenza delle preoccupazioni relative al contagio. Anche i ricercatori che stanno investigando sulla qualità del sonno ai tempi del coronavirus affermano che alcune emozioni e particolari situazioni di stress possono avere un impatto significativo sul riposo notturno.

Il coronavirus sta influenzando i sogni delle persone?

Il modo in cui la pandemia sta influenzando i sogni delle persone è già oggetto di molti articoli e sarà adesso al centro di un nuovo studio che verrà condotto da un team interdisciplinare di accademici che indagherà su come il nostro subconscio si sta relazionando con le circostanze esterne. Il progetto, denominato “Covid on Minds”, coinvolgerà neuroscienziati cognitivi, psicologi e specialisti del sonno provenienti da Australia, Regno Unito e Finlandia, molti dei quali già impegnati in ricerche su come i sogni riflettano gli stati mentali delle persone. I partecipanti allo studio, che sarà anonimo, avranno un registro sul quale, per un periodo di due settimane, dovranno annotare quotidianamente i propri sogni. Prima, però, verrà chiesto loro di completare un questionario sul benessere che servirà a valutare il loro stato mentale e, in particolare, le preoccupazioni relative alla pandemia, in modo da fornire ai ricercatori una certa misura del loro timore nei confronti del contagio e i cambiamenti correlati al virus nella loro vita quotidiana.

L’approccio che verrà adottato – spiega la dott.ssa Jennifer Windt, ricercatrice presso la Monash University di Melborne, in Australia, che lavorerà al progetto insieme a colleghi dell’Università di Cambridge in Inghilterra e dell’Università finlandese di Turku – permetterà di ottenere dei dati oggettivi. Si tratterà di quantificare i cambiamenti nei sogni e metterli in relazione con il pensiero e le emozioni provate dalle persone quando sono sveglie”. I ricercatori studieranno inoltre il numero di interazioni sociali dei partecipanti sia nella realtà sia durante i sogni. “È stato proposto – ha aggiunto Windt – che il sogno abbia una possibile funzione evolutiva nel perfezionare le abilità sociali ma sappiamo che molte delle nostre interazioni sono diventate virtuali. Questo ha un impatto sul modo in cui le persone sognano?”.

Complessivamente, i ricercatori puntano ad analizzare oltre 1.000 immagini e storie dello strano mondo dei “sogni Covid” cui verrà assegnato un punteggio utilizzando alcuni criteri stabiliti: verrà valutata la presenza di “termini emotivi” e “contenuto sociale” mentre i commenti che non faranno parte della descrizione di un sogno (come ad esempio l’interpretazione del sognatore) verranno scartati. “Ovviamente stiamo vivendo un periodo orribile ma credo che sarà particolarmente interessante coinvolgere le persone e capire come i loro sogni si relazionano alle circostanze esterne” ha concluso Windt.

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