Il codice genetico del vaccino Covid di Pfizer: ecco l’esatto contenuto dell’mRna
Cosa contiene il vaccino anti-Covid a base di Rna messaggero (mRna) di Pfizer-BionTech? Ora che anche l’Europa ha posto la prima pietra miliare nella lotta al coronavirus, somministrando le prime dosi nel V-day del 27 dicembre 2020, sono in tanti a chiedersi quali sono esattamente le componenti del vaccino che per primo ha ottenuto l’approvazione di agenzie e enti regolatori del farmaco. Non solo dal punto di vista della composizione, ovvero della miscela di eccipienti e tutte le sostanze (di cui parlavamo anche qui) che è chiaramente specificata nel foglietto illustrativo a disposizione sul sito dell’Agenzia del Farmaco italiana (AIFA) ma anche dal punto di vista del codice genetico dell’mRna che avvia la sintesi della proteina Spike del coronavirus, inducendo il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici.
Il codice genetico dell'mRna del vaccino Pfizer
A renderlo noto, in un documento ufficiale, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha pubblicato la sequenza completa dell’mRna contenuto nel vaccino BNT162b2 di Pfizer-BioNTech, noto anche con il nome internazionale Tozinameran e il nome commerciale Comirnaty. Trattandosi di un acido nucleico che trasporta l’informazione genetica, l’mRna non è altro che una macromolecola le cui unità ripetitive sono i nucleotidi – costituiti da un nucleoside (basi azotate adenina (A), citosina (C), guanina (G) e uracile (U) + uno zucchero pentoso) con un gruppo fosfato – che vengono letti a triplette (codoni), con ciascuna tripletta che corrisponde a un amminoacido.
Tuttavia, affinché l’mRna del vaccino non venga riconosciuto come estraneo dalle cellule, gli sviluppatori del vaccino di Pfizer/BionTech hanno modificato ogni uracile in 1-metil-3′-pseudouridina, una molecola indicata con Ψ che conferisce una maggiore stabilità all’mRna, venendo comunque riconosciuta come uracile durante la traduzione.
Complessivamente, il codice genetico dell’mRna del vaccino di Pfizer/BioNTech è composto da 4284 nucleotidi e, nell’insieme, può essere suddiviso in diverse regioni a seconda della loro funzione. La prima, indicata con cap, è una sorta di cappuccio all’estremità dell’mRna che ha una serie di funzioni, tra cui quella di promuovere la traduzione. Subito dopo si trova una la regione 5’-UTR, una sequenza che non viene tradotta (non farà dunque parte della proteina sintetizzata) che termina prima del sito di inizio della traduzione (sig) che parte con la sequenza AUG.
Dopo questa sequenza si trova la porzione che codifica per la proteina Spike del coronavirus Sars-Cov-2, una sequenza ottimizzata, dunque contenente le mutazioni K986P e V987P che conferiscono stabilità alla glicoproteina. Infine ci sono altre due regioni, quella non codificante 3’-UTR e la cosiddetta coda di poli A, una lunga sequenza poliadenilica all’estremità terminale dell’mRna che influisce direttamente sulla quantità di proteina che viene espressa da ogni singolo filamento di mRna.