video suggerito
video suggerito

I videogiochi aumentano l’empatia dei bambini e riducono i pregiudizi

I bambini possono diventare più empatici e in grado di avere meno pregiudizi verso gli altri grazie ai videogiochi: li dimostra uno studio in cui ai più piccoli è stato chiesto di giocare ad un gioco pensato appositamente per sviluppare queste capacità.
A cura di Zeina Ayache
73 CONDIVISIONI
Immagine

I videogiochi appositamente pensati per instaurare relazioni possono aiutare i bambini a sviluppare l'empatia e l'assunzione di prospettiva, che riduce i pregiudizi e permette di comprendere gli altri. A darci questa notizia sono i ricercatori della University of Wisconsin-Madison che, sulla rivista Science of Learning, hanno pubblicato lo studio intitolato “Neural correlates of video game empathy training in adolescents: a randomized trial” e che, per giungere a queste conclusioni, hanno sviluppato uno speciale videogioco.

Un videogioco per l'empatia. I ricercatori hanno creato appositamente un videogioco, chiamato “Crystals of Kaydor” in cui i bambini devono interagire con gli alieni di un pianeta distante e imparare a identificare la densità delle emozioni espresse dal volto dei protagonisti, come rabbia, paura, felicità, sorpresa, disgusto o tristezza. Successivamente gli esperti hanno chiesto ad un gruppo di bambini di giocare con questo videogioco e ad un altro gruppo di giocare con un altro videogioco chiamato Bastion, che invece non è per nulla mirato all'empatia.

I test effettuati. I bambini, tutti tra gli 8 e i 18 anni, hanno giocato ognuno col proprio gioco per circa 70 minuti al giorno. I ricercatori, attraverso risonanza magnetica funzionale, hanno raccolto immagini dell'attività cerebrale dei partecipati sia prima che dopo il periodo dell'esperimento e inoltre hanno chiesto ai bimbi di completare un test durante la scannerizzazione del cervello per misurare in maniera più accurata come empatizzassero con gli altri.

I risultati. Dai dati raccolti è emerso che i bambini che avevano giocato a Crystals of Kaydor erano quelli che avevano sviluppato più connessioni cerebrali nell'area dedicata all'empatia. Inoltre, i giocatori hanno mostrato un'attività neurale più forte nelle zone cerebrali dedicate alla regolazione delle emozioni. In generale dunque il gioco è riuscito a rendere più empatici i bambini e sviluppare la loro assunzione di prospettiva, cioè la capacità di comprendere meglio le condizioni degli altri riducendo i pregiudizi. Lo studio ci dimostra che è possibile creare videogiochi in grado di migliorare i bambini, visto che l'empatia ci permette di essere più sensibili nei confronti delle altre persone, soprattutto in un momento della crescita in cui queste capacità si sviluppano.

73 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views