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I traumi infantili dei genitori influenzano la salute fisica e mentale dei figli

Le madri con alle spalle un’infanzia difficile e costellata di eventi traumatici hanno molte più possibilità di “contagiare” i propri figli con i loro problemi. Uno studio fornisce la prova che i figli di genitori con un passato di forti eventi traumatici sono più a rischio degli altri di incorrere in disturbi emotivi e della personalità, attribuendo al ruolo della madre quello con la più alta percentuale di rischio.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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I tuoi traumi infantili si ripercuoteranno sulla salute fisica e mentale dei tuoi figli, sopratutto se sei la mamma. Sembra incredibile, ma uno studio ha messo un tassello in più sulla certezza medica che gravi episodi di stress nell'infanzia di un genitore sono un serio fattore di rischio per la salute di un bambino. Per spezzare "la catena" che porta i problemi dei "grandi" a influenzare la vita dei figli per generazioni, i medici consigliano l'introduzione di metodologie condivise per trovare ed aiutare queste famiglie.

I rischi. La ricerca ha utilizzato i dati di uno studio trasversale su più di 4 generazioni di americani, includendo notizie su abusi, abbandoni, droga ed altri eventi fortemente traumatici che possono influenzare gravosamente la vita e l'infanzia di una persona. I dati parlano chiaro, i figli di genitori con 4 o più esperienze traumatiche infantili possiedono più del doppio delle possibilità di presentare disturbi di deficit dell’attenzione e problemi comportamentali, inoltre il rischio che si presenti un disturbo emotivo è quasi quadruplicato. La ricerca oltre tutto assegna alle madri la maggior responsabilità statistica di questo vero e proprio contagio.

Conclusioni "Le ricerche precedenti hanno esaminato il trauma infantile come fattore di  rischio per problemi fisici e mentali in ​​età adulta, ma questa è la prima ricerca che prova a dimostrare che i danni comportamentali a lungo termine causati da traumi infantili si estendono attraverso le generazioni" ha detto l'autore principale dello studio, Dr. Adam Schickedanz e aggiunge "Se siamo in grado di identificare questi bambini che sono a rischio più elevato, possiamo collegarli a servizi che potrebbero ridurre il loro rischio o prevenire problemi di salute comportamentale".

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