28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

I suicidi in Europa sono aumentati e la colpa è della crisi finanziaria

Uno studio di alcuni ricercatori di diverse università ha indagato sui suicidi negli ultimi anni in Europa verificando che sono aumentati in seguito alla crisi finanziaria.
A cura di Nadia Vitali
28 CONDIVISIONI
small_110418-175510_germany_markets_fos102

Quando ci fu la grande crisi del 1929, è cosa nota, i suicidi di grandi banchieri, investitori e manager erano divenuti assai frequenti: incapaci di sopportare il crollo del proprio impero economico, questi grandi uomini d'affari preferivano buttarsi giù dai tetti degli alti grattacieli che attorno a Wall Street, ricordavano ad essi, ormai economicamente in declino, dove essi avevano accumulato i propri patrimoni o dove avevano visto fallire le proprie società.

Prevedibilmente anche la grande crisi che il mondo sta attraversando ormai da quasi tre anni e che sta mettendo in ginocchio l'economia di alcuni paesi dell'Europa come la Grecia e l'Irlanda, sta avendo effetti parimenti devastanti, non solo sul versante più strettamente legato al mondo finanziario, ma anche proprio sulle vite dei cittadini che, sempre di più stretti dalla morsa della miseria e della disperazione, si spingono verso l'ultimo irrimediabile gesto.

I ricercatori dell'Università di Cambridge, della London School of Hygiene e dell'Università di San Francisco, hanno condotto una ricerca sull'influenza della crisi finanziaria in relazione ai suicidi: il risultato è, senza ombra di dubbio, allarmante e lascia poco spazio all'immaginazione. Ad una tendenza che fino al 2007 vedeva una costante diminuzione dei tassi dei suicidi, si è sostituito, a partire dal 2008, un incremento degli stessi nei paesi appartenenti all'Unione Europea da prima del 2004 di quasi il 7%, mentre il 2009 ha visto un ulteriore incremento per questi e un aumento significativo per i paesi entrati a far parte della UE dopo il 2004: il tutto accompagnato da una disoccupazione che è aumentata di 2,6 punti percentuali. Unico paese a fare eccezione è stato l'Austria.

A riprova della correlazione tra crisi ed incremento del numero dei suicidi, basti pensare che tale aumento è stato del 13% in Irlanda e del 17% in Grecia, i due paesi che maggiormente sono stati vessati dalla crisi: dati tristemente significativi che, però, non dicono l'aspetto ancora più inquietante della vicenda. Perché questa volta, a pagare la crisi, non sono stati i diretti responsabili che si sarebbero visti rovinati dalla situazione venutasi a creare a causa di loro stessi: questa crisi, ancora una volta, è stata pagata dalle fasce più deboli, le maggiormente vessate, i poveri, i disoccupati, gli indebitati, hanno visto la loro situazione precipitare ulteriormente a causa di eventi lontani e immodificabili. Una pericolosa tendenza che andrebbe tenuta sotto accurato controllo e che potrebbe essere, quanto meno, limitata nei danni grazie a servizi di sostegno psicologico a quanti si sono visti e si stanno vedendo danneggiare in prima persona da una crisi di cui non possono essere reputati responsabili.

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views