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I primi 10 giorni dopo il ricovero in ospedale presentano “un più alto rischio” per i pazienti Covid

Lo evidenzia un nuovo studio pubblicato su Jama da un team di ricercatori Usa: “Rispetto ai pazienti ricoverati per insufficienza cardiaca o polmonite, i malati di Covid-19 hanno una probabilità dal 40 al 60 per cento più alta di nuovo ricovero o decesso nei 10 giorni dalla dimissione”.
A cura di Valeria Aiello
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I primi dieci giorni dopo la degenza in ospedale per Covid-19 possono rivelarsi particolarmente insidiosi per chi è guarito dalla malattia. Lo indicano i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Jama da un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan e del VA Ann Arbor Healthcare System che ha messo in luce il più alto rischio di riammissione in ospedale o morte nei pazienti con Covid-19 rispetto a chi è stato ricoverato per insufficienza cardiaca e polmonite. In particolare, gli studiosi hanno evidenziato che i pazienti Covid hanno una probabilità dal 40% al 60% più alta di incorrere in un secondo ricovero o di morire nei primi 10 giorni dalla dimissione dall’ospedale rispetto ai pazienti trattati per le altre due condizioni.

Primi 10 giorni “a più alto rischio” per i pazienti Covid

Per arrivare a questo risultato, i ricercatori hanno confrontato gli esiti post-ospedalieri di quasi 2mila pazienti dimessi dopo il ricovero per Covid con quelli di quasi 1.800 pazienti finiti in ospedale per polmonite non causata da Covid-19 e altri 3.500 pazienti che hanno richiesto il ricovero per insufficienza cardiaca. L’osservazione ha indicato che, nei primi due mesi, il 9% dei pazienti con Covid-19 dimessi dall’ospedale non ce l’ha fatta e per quasi il 20% si è reso necessario un nuovo ricovero in ospedale.

Confrontando i risultati a lungo termine dei pazienti con Covid-19 con quelli di altri pazienti gravemente malati, vediamo un modello di rischio più alto del solito proprio nella prima e seconda settimana dalla dimissione – ha affermato John P. Donnelly, primo autore dello studio ed epidemiologo del Department of Learning Health Sciences della Michigan Medicine, il centro medico dell’Università del Michigan – . Ora, la domanda da porsi è cosa fare e come progettare programmi di dimissione migliori per questi pazienti, come adattare la nostra comunicazione e l'assistenza post-ospedaliera alle loro esigenze, e come fare ad aiutare i caregiver a prepararsi e far fronte a queste circostanze”.

Con centinaia di migliaia di persone ricoverate negli ospedali degli Stati Uniti per casi gravi di Covid-19 e il problema della disponibilità di letti per l’aumento dei contagi, lo studio suggerisce la necessità di una vigilanza speciale nei primi giorni dopo la dimissione. “I nostri dati – ha aggiunto Theodore Iwashyna, medico del reparto di terapia intensiva Ann Arbor Healthcare System coinvolto nella ricerca – forniscono un’ulteriore prova che Covid-19 può innescare una serie di problemi altrettanto gravi quanto quelli che vediamo in altre malattie. Ma la risposta sanitaria così come la ricerca non sono ancora sufficienti a pianificare un modello che possa aiutare questi pazienti che impiegano purtroppo giorni, settimane e persino mesi per riprendersi da Covid-19”.

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